Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:34 min.
Etichetta:Bad Reputation
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. KINGS OF SLEAZE
  2. KICK IT ON DOWN
  3. RIDE THE DOG
  4. HAMMERDOWN
  5. LINE'EM UP
  6. SHUT YER LIP
  7. BITCH BE COOL
  8. HIGH
  9. BACK IN THE NASTY

Line up

  • Scotty P.: vocals, guitar
  • Adam Stevens: guitars
  • Billy Velvet: bass
  • Mark Hammer: drums

Voto medio utenti

Alle prime note di questo album sono sobbalzato credendo di aver infilato per sbaglio nel lettore un vecchio cd dei Nashville Pussy. Dopo un attento controllo, il disco è risultato senza possibilità d'errore proprio "Kings of sleaze" ad opera dei Crank County Daredevils, statunitensi di Asheville, North Carolina. Però i due gruppi sembrano davvero figli di un parto gemellare, tanto risultano identici negli aspetti principali. Stesso stile hard'n'roll sporco e sguaiato, identiche forti influenze Ac/Dc, Aerosmith, Nugent, southern, ecc, medesima attitudine volgare fissata sulla triade sesso-alcool-rock'n'roll (un titolo come "Bitch be cool" è indicativo..), addirittura interscambiabile la voce catarrosa di Scotty P. con quella dell'irsuto Blaine Cartwright. Certo parlando del dirty-sound per eccellenza, rimasto orgogliosamente immutato dalla nascita fino ad oggi, tutto chitarroni grezzi, volume, sudore e testosterone, si potrebbero tirare in ballo una moltitudine di altri ottimi gruppi praticamente indistinguibili nella sostanza. Gente che non bada troppo alle sfumature che permettano di caratterizzarsi, preferendo riproporre i classici schemi senza tempo e tirare fuori l'eterna energia del rock fisico e diretto. Questo è il medesimo compito che si sono posti i Crank County Daredevils e visto che lo portano a termine in modo positivo, non è poi così importante paragonarli a questo o quel gruppo simile. Perciò superato l'imbarazzo iniziale di essere di fronte ad una minuziosa copia di qualcosa che conoscete a memoria, l'album ha tutto quel che serve per farvi scuotere la chioma e catapultarvi nell'atmosfera di un party selvaggio dove qualsiasi cosa può accadere. Anthems che ruggiscono come belve a caccia di prede e mettono in corpo la voglia di scatenarsi, il miglior antidoto contro la depressione che sia mai stato inventato. Pezzi massicci e trascinanti come la title-track, mid-tempo da headbangin' con ritornello perfetto per la sbronza del fine settimana, o riffs quadrati presi a prestito dai fratelli Young in "Ride the dog" o "Line'em up" incattiviti aumentando lo spessore del rivestimento metallico, ed ancora rock punkeggianti pieni di rozza energia, vedi "Kick it on down" e "High", sporcati con una patina di marciume ma dal tiro incandescente Gli americani tirano anche un paio di colpi che hanno giri così insistiti da risultare quasi ipnotici, vedi "Hammerdown" o la conclusiva "Back in the nasty" dove sembra di sentire i Saxon ubriachi ed incazzati, episodi che non li eleveranno al rango di geni creativi ma sono utili a dare un po' di varietà al lavoro. Con uno sforzo d'immaginazione questo "Kings of sleaze" ci fa sentire l'eccitazione timorosa di bazzicare in posti malfamati, lo stordimento di una ubriacatura, la becera volgarità delle scene di un porno scadente, i giorni passati a correre sull'autostrada e le notti in qualche motel da quattro soldi, e tante altre sensazioni che ognuno potrà ricavarsi da sè. E' uno degli aspetti positivi di un disco divertente, tosto e casinista, con il limite più evidente nel fatto di ripercorrere per intero un tracciato già battuto da molta altra gente senza portare alcuna novità. A parte questo, i Crank County Daredevils compiono pienamente il loro dovere, quello di regalarci una mezz'ora di sporco hard high-energy di buona qualità.

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