Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2019
Durata:45 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. DON'T TURN YOUR BACK
  2. DEATH FROM ANDROMEDA
  3. WE ARE DAMNED
  4. THE NIGHT IS CALLING
  5. CONDEMNED
  6. WINDOW OF DESPAIR
  7. I AM INFINITY
  8. ANGEL OF LIGHT

Line up

  • Kevin Heybourne: guitars, vocals
  • Will Palmer: bass
  • Jimmy Martin: guitars (rhythm), electronics (track 2)
  • Fredrik Jansson-Punkka: drums

Voto medio utenti

Ridendo e scherzando gli Angel Witch sono uno dei gruppi più influenti della NWOBHM che, insieme a Iron Maiden e Venom, ne hanno definito gli stilemi e i punti fondamentali, di conseguenza anche del metal come lo conosciamo oggi. Dopo il leggendario ed omonimo disco del 1980, gli Angel WItch sono stati dimenticati. Due dischi a metà anni 80, che hanno venduto 3 copie (cosa strana, visto che avevano qualche zinna in copertina) e si sono sciolti, facendo qualche concerto in qua e in là. Gli Angel Witch sono tornati discograficamente solo nel 2012: ritorno discografico quanto meno buono, ma 7 anni dopo saranno ancora in una forma decente?
Più che decente.

Il disco si apre con una canzone quasi radiofonica. “Don’t Turn Your Back” infatti ha una melodia orecchiabile e che rimane in testa. Se i tempi non fossero quelli che sono, questa traccia non avrebbe problemi a riscuotere un bel successo, sia radiofonico sia tra le varie piattaforme streaming che ormai dominano la musica.

La doppietta “Death From Andromeda” - “We Are Damned” non fa prigionieri: entrambe le canzoni sono ben fatte, malinconiche, con dei bei assoli e in comune hanno un ritornello che dovrebbe durare la metà, ma questo è veramente l’unico difetto (che per alcuni potrebbe non essere un difetto).

The Night Is Calling” è forse il miglior pezzo dell’album, non che il più lungo. Questa è una canzone praticamente doom, almeno nella prima parte: cadenzata, melodica, un bel riffone lento, ripetitivo e potente ripetuto quanto basta per friggere le palle ad un Thrasher. Poi nel finale parte un bell’ up-tempo con un delizioso assolo di Martin, per poi ritornare gradualmente prima al riffone poi all’arpeggio iniziale.

Passando per un paio di canzoni di tutto rispetto come “Condamned” e “I Am infamy” arriviamo alla conclusiva e magnifica Title-track, di cui non vi dico nulla. Ascoltatela, merita.
Una recensione deve far incuriosire, non spoilerare.

Menzione particolare per la bellissima copertina di Adam Burke, che sta iniziando a farsi notare con copertine di gruppi prima underground poi sempre più importanti come Thy Art Is Murder e Dystopia e altri.

Disco senza dubbio consigliato, sia per gli amanti degli Angel Witch, sia per chi non ha mai ascoltato nemmeno il debutto.
Recensione a cura di Carlo Masoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 nov 2019 alle 12:16

ascoltato per bene anch'io! davvero un gradito ritorno! non vedo l'ora di rivederli live

Inserito il 04 nov 2019 alle 23:23

bello davvero, finalmente sono riuscito ad ascoltarlo con calma e per intero!

Inserito il 04 nov 2019 alle 14:54

Bella rece, lo sto ascoltando oggi, condivido ogni singola parola! :) Discone!

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