Copertina 5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:10 min.
Etichetta:Darkhan Records

Tracklist

  1. FANDEN
  2. TORNEKRONE
  3. JAHVE
  4. SATANBIT (BONUS TRACK)

Line up

  • unknown

Voto medio utenti

Mirichu Yamane (compositrice delle colonne sonore di Castlevania) che s'imbatte per caso in “Transilvanian Hunger” e decide di dedicarsi al metal estremo.
Oppure Fenriz (sapete chi è) che riesuma il Commodore 64 e rimane folgorato dalle vecchie musichette 8-bit.

Queste le due bislacche immagini che l’ascolto dell’EP oggi in esame ha materializzato nella mia testolina bacata. Un ponte sonoro inimmaginabile, una commistione discutibile negli intenti e -come vedremo a breve- nei risultati, una impura unione tra due mondi apparentemente lontani anni luce: grazie ai (o per colpa dei?) Darkhan, soundtrack di videogiochi anni ’80 e black oggi convivono.

Se posso dir la mia, si tratta di una convivenza piuttosto forzata e priva di reale armonia.
Che la nostra musica prediletta possa potenzialmente prestarsi ad una pletora pressoché infinita di contaminazioni è fatto ormai assodato; che il risultato sia degno di nota, invece, è assai meno scontato.

Il progetto norvegese infatti, anche volendo sorvolare sui risvolti “etici” dell’operazione, immette sul mercato un esordio discografico inquadrabile alla stregua di mero divertissement, di prodotto usa e getta che dissipa l’interesse una volta svanito l’effetto sorpresa. L’esatto contrario di quello che un album black dovrebbe fare.

Appena quattro canzoni, brevissime e prive di struttura, afflitte da arrangiamenti minimali, pochissime idee, ancor meno spunti degni di nota…
Ai matusa come il sottoscritto, cresciuti a pane e “Ghosts ‘n Goblins”, “Darkhan” saprà quasi certamente strappare un sorriso… ma temo nulla più.

Non escludo che i Nostri possano, in futuro, perfezionare la ricetta e renderla più interessante, così come non mi stupirei se, fra qualche anno, si aprissero discreti spiragli commerciali per questo strampalato sound; ad oggi, tuttavia, il mio giudizio è negativo.

[nondimeno, se siete dei nerdacchioni satanisti, e fra una sessione di retrogaming e l’altra siete soliti sacrificare una vergine in onore di Nostro Signore Lucifero… beh, avete appena trovato la colonna sonora ideale]
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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