Non sono certo dei novellini i giapponesi TPO (acronimo di Two Pain Organized) essendo nati nel 2001 a Tokyo, eppure in quasi 18 anni di carriera e dopo qualche demo pubblicato sporadicamente, l'EP di cui parliamo dal titolo "Hope, Moon and Small Forest" (Antiknock Records) è di fatto l'unico segno dei 9 (nove!) ragazzi del Sol Levante.
Dopo un tale lunghissimo (eufemismo!) periodo di gestazione sarebbe lecito aspettarsi un lavoro di alto profilo: niente di più lontano dal vero, ed il voto in calce a queste righe è lì a testimoniarlo.

Nonostante l'artwork (quantomeno di dubbio gusto per non dire proprio brutto) lasciasse presagire delle sonorità di stampo power metal, le cinque tracce del dischetto si muovono in realtà su coordinate melodeath/thrash ipervitaminizzate e sconclusionate.
Nei 14 interminabili minuti di durata il gruppo presenta partiture di chitarra che sembrano partorite da Herman Li in crisi ipercinetica, suoni da soundtrack di videogame ed una quantità di note per battuta tali da far pensare ad un tentativo di battere qualche record.
Ma la cosa indiscutibilmente peggiore, l'aspetto che rende una fatica quasi fisica giungere al termine dell'ascolto dell'EP è la voce stridula che funge da controcanto alle parti principali in growl.
Avete presente quando a scuola la maestra faceva gracchiare le unghie sulla lavagna per attirare l'attenzione di una classe diventata troppo chiassosa?
Ecco, era un suono quasi gradevole rispetto alla prova di Ryo Yoshihara, piacevole come una manciata di sabbia nei boxer.

A voler essere davvero magnanimi si potrebbero salvare alcuni assoli di stampo classicheggiante in "DxSxMxL" ed il riff iniziale di "Score Zero Genocide" ma si tratta comunque di bagliori di luce in un mare di mediocrità.
In tutta onestà uno dei peggiori lavori che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni: penso possa bastare.

Two Pain Organized - " DWWⅢ(Demon's World War Ⅲ)"