Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:25 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. IN YOUR DREAMS
  2. DRACULA
  3. IN JASON'S MIND
  4. JACK
  5. BURNING OASIS

Line up

  • Jon Schaffer: guitars (rhythm, lead), vocals
  • Bill Owen: guitars (lead)
  • Gene Adam: vocals

Voto medio utenti

Se lo prendiamo come una cosa speciale, un regalo ai fan, uno sfizio personale, questo EP dei Jon Shaffer's Purgatory è anche piacevole e fa sorridere. Fa sorridere pensando quello che di lì a breve avrebbe combinato con gli Iced Earth.
Sì perché per capire questa uscita c'è da fare un tuffo nel passato. I Purgatory sono stati, infatti, la prima band di Jon e con loro ha inciso 5 pezzi che contengono i semi di quello che sarebbero diventati gli Iced Earth. Oggi quei 5 pezzi sono stati ri-registrati con la formazione originale, al netto del batterista Richard Bateman, deceduto poco prima della pubblicazione ed a cui è dedicato questo EP.

Cosa troviamo dunque? Innanziutto un suono pessimo, secchissimo, privo di spessore e riverbero che non aiuta certo le composizioni. Canzoni che, come vedete già dai nomi, hanno molto a che fare con l'horror, sia nei testi che nella musica. Un primo "esperimento" se così vogliamo chiamarlo, che precede di 15 anni quello che verrà poi sviluppato nel celebre Horror Show. Si tratta infatti di mid tempo oscuri, intervallati da momenti arpeggiati e da un seguente crescendo a base di un riffing corposo. L'atmosfera orrifica e sinistra è ben percepibile, il lavoro di basso davvero eccellente, la velocità non è mai protagonista, le accelerazioni in doppia cassa sono assenti ma la potenza c'è e la voce di Gene Adam si dimostra in forma, forse più oggi che all'epoca. Peccato, ripeto, per questa produzione indegna che fa suonare questo EP come... un demo.
Qua e là sono inevitabili richiami, assonanze, auto-plagi con partiture ben conosciute degli Iced Earth. Ma ci sta. Fa riflettere il fatto che suonino più Iced Earth questi vecchi demo, degli Iced Earth attuali. Ma anche qui, lo sappiamo bene, la band principale di Shaffer ha dato il meglio fino al 2001, passando per capolavori come Burnt Offerings o Something Wicked per poi arenarsi, qualche anno dopo, in acque aridee di idee. Ma questa è un'altra storia.

Quindi, se (come me) siete fan di quella formidabile band che sono stati gli IE, se siete curiosi di capire come sono nati i riff terzinati di Jon, se volete assaporare atmosfere sinistre e fare un tuffo nel passato, andatevi ad ascoltare questo Jon Shaffer's Purgatory. Se non vi è mai interessata la musica del mastermind americano, tirate pur dritto, non si tratta certo di un disco importante. Only for fans.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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