Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:35 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. U ONLY LIVE TWICE
  2. SKY FALLING
  3. MALIBU
  4. ONE IN A MILLION
  5. DOUBLE SHOT
  6. SECRETS TO TELL
  7. NOT KILLIN’ ME
  8. DANGEROUS THING
  9. I’M A RATT
  10. FROM THE INSIDE
  11. VIOLATOR

Line up

  • Stephen Pearcy: vocals
  • Erik Ferentinos: guitars, backing vocals, keyboards
  • Matt Thorne: bass, backing vocals, keyboards
  • Scot Coogan: drums

Voto medio utenti

Di recente fa ho rivisto con piacere “Rock of ages”, filmetto senza troppe pretese eppure piuttosto godibile, almeno per chi è affezionato all’epopea del cosiddetto hair metal, esplosa negli edonistici e selvaggi anni ottanta californiani e che molti rockofili nostrani hanno vissuto (ahinoi …) solo di “riflesso”, con invidia e ammirazione.
Tra le special features della versione blue-ray della suddetta pellicola è stata inserita un’interessante intervista (presentata da Bret Michaels) con alcuni dei protagonisti dell’epoca (David Coverdale, i Def Leppard, Sebastian Bach, Neil Schon, Dee Snider, Kevin Cronin, Pat Benatar, ...) e vedere quei “sopravvissuti” raccontare con entusiasmo e autoironia gli eccessi e l’atmosfera eccitante e peccaminosa della Los Angeles ottantiana non può che evocare un pizzico di nostalgia per un periodo in cui, a dispetto di quanto sostenuto dai numerosi detrattori, è stata prodotta anche tantissima buona musica.
Tra loro avrebbe potuto esserci tranquillamente pure Stephen Pearcy (magari al posto di Jeff Duncan di Odin e Armored Saint, sembrato un po’ fuori contesto …), uno che con i suoi Ratt ha sicuramente incendiato quella “scena”, tanto da indurre la critica specializzata a definirli una sorta di “nuovi” Aerosmith.
Le cose, come sappiamo, sono andate diversamente … i “roditori” dopo aver raggiunto l’Olimpo del settore con "Out of the cellar" e "Invasion of your privacy", hanno avuto una carriera fatta di alti e di bassi, senza farsi mancare liti, separazioni e riavvicinamenti, il tutto condito dall’immancabile assortimento di beghe contrattuali.
Il quinto albo dell’ormai ex cantante dei Ratt riporta però la mente proprio ai suoni che hanno permesso alla sua voce viscerale e abrasiva di assurgere agli onori della cronaca musicale e anzi mi sento di affermare che “View to a thrill” può essere tranquillamente considerato come una credibilissima reinterpretazione del celeberrimo Ratt ‘n Roll.
Niente che possa essere consegnato alla Rock Hall of Fame, sia chiaro, e tuttavia siamo di fronte alla prova più riuscita di Pearcy da quando ha lasciato i suoi vecchi compagni, forte di una partnership con Erik Ferentinos giunta al culmine dell’affiatamento e di una qualità interpretativa e compositiva di alto livello, in grado di conquistare fin dal primo contatto.
Dichiarazione subito convalidata da “U only live twice” (autobiografica?) dotata di un riff tanto “familiare” quanto coinvolgente, da una “Sky falling” che striscia e seduce alla maniera di Alice Cooper e dalla graffiante “Malibu”, che completa un terzetto di tracce degno del Sunset Strip dei tempi d’oro.
Le viziose pulsioni sleaze di “One in a million” e “Double shot” rappresentano un’altra efficace conferma del suddetto postulato e se “Secrets to tell” alterna con esiti controversi ruvidezze a languide liquidità soniche, “Not killin’ me” alleggerisce ulteriormente il clima continuando a destare svariate perplessità.
Per fortuna arrivano la lasciva “Dangerous thing” e la contagiosa “I’m a Ratt” (questa sì che è autobiografica …) a spazzare via i dubbi, mentre due brani tumultuosi e acidi come “From the inside” e “Violator” dimostrano quanto il nostro non viva esclusivamente di “gloriose memorie”.
View to a thrill” è un disco di certo non memorabile e ciò nonostante abbastanza lontano dalla competente routine offerta da tanti veterani del settore … l’intensità espressiva presente nei suoi solchi ci riconsegna uno Stephen Pearcy integro e agguerrito, capace di fare la “sua cosa” con merito e valore, senza preoccuparsi troppo di una leadership, per molte ragioni, perduta da tempo e difficilmente recuperabile.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.