Ironflame - Tales Of Splendor And Sorrow

Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:51 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. HANDS OF FATE
  2. BRINGER OF FIRE
  3. THE CONTRACT
  4. CRIMSON WIDOW
  5. SWORD AND SHIELD
  6. DIVIDED WE FALL
  7. ORPHEUS
  8. EYES OF THE BEAST
  9. VENGEANCE RISING
  10. OUR GREAT DEFENDER

Line up

  • Andrew D'Cagna: vocals, all instruments
  • Jim Dofka: guitar solos

Voto medio utenti

L'anno scorso è spuntato dal nulla Lightning Stikes The Crown, album di debutto della one man band Ironflame, ed è stato subito amore. Un heavy-power fatto come si deve, bello convinto, sentito, con una grande voce, senza produzioni plasticose e con canzoni -CANZONI SIGNORI!- che funzionavano molto bene.
Gli Ironflame hanno trovato qualche attento seguace nel nostro forum ma, complice una promozione inesistente, una reperibilità molto scarsa ed un'etichetta grande come un buco di culo, se li sono filati in pochi.

Oggi, quella one man band che è riconducibile al poliedrico Andrew D'Cagna, torna con un nuovo disco: "Tales of Splendor and Sorrow". Ed e subito amore. Di nuovo.
Tanto per farvi capire il mio fomento per questo nuovo disco, vi disco che lo stavo ascoltando alle tre di notte, appena terminata "Divided We Fall" sono rimasto con gli occhi sgranati e con un'espressione un po' così

Immagine

Una bomba. Mi sono destato, sono andato su Bandcamp e ho ordinato questo nuovo lavoro seduta stante, aggiungendo anche il precedente che, per i suddetti problemi di reperibilità, non avevo ancora fatto mio in formato fisico.

Andrew ha composto il disco, ha registrato tutti gli strumenti (ad eccezione degli assoli, opera del bravissimo Jim Dofka, guest guitar) ed ha cantato i suoi testi con la sua grandiosa voce che è una delle armi in più degli Ironflame. Là dove molte band hanno grandi riff, forte attitudine, belle canzoni, magari difettano proprio nel cantato con prestazioni tutt'altro che impeccabili o innaturalmente sforzate. La voce di Andrew è morbida, rotonda, non si sforza di raggiungere tonalità scomode ma sembra fatta apposta per la melodia, con tutta una serie di colori che riesce ad aggiungere.

Questo nuovo capitolo è un pochino meno veloce del precedente disco, sebbene non manchino episodi più spediti e ben riusciti come Crimson Widow o Venegeance Rising. Fidatevi che anche nei pezzi più cadenzati spuntano grandi riff e grandi atmosfere, ascoltatevi Orpheus e capirete.
La musica degli Ironflame è un heavy classico ben venato di power, più europeo che americano, ma non percorre un solco, non cerca di copiare una band in particolare, come detto, si affida a grandi melodie e buoni riff per creare una Musica (sí, con la maiuscola) che lascia grandi sensazioni. Non qualcosa di gioioso come certo power, non roboante con cori tamarri, quello che traspare è un mix di sensazioni tra cui un pizzico di malinconia e una marcata vena epica.
Insomma, siamo lontano miglia e miglia dalla plastica power/sinfonica che inonda il mercato.

Volete un nome da usare come paragone, per capire meglio? Ve ne faccio uno un po' esagerato, tenetevi forte: In A Time Of Blood And Fire dei Nocturnal Rites.

Se proprio devo fare un appunto, una critica, la muovo al suono del disco, che trovo un po' troppo secco e "spezzettato". Se "Tales..." avesse beneficiato di una produzione più organica e profonda sarebbe stato il massimo. Ma non lamentiamoci, anzi, ringraziamo Andrew che si sta sbattendo come un matto per la nostra amata musica, suonando e cantando in un sacco di band davvero notevoli (ricordatevi anche del nuovo Icarus Witch, che non vi siete cagati di striscio) e sempre con risultati di alto livello.

Sono consapevole di parlare a poche persone ma, almeno voi, svegliatevi! La musica di livello esiste, basta con la merda che invade il tubo! Vi metto qui sotto due pezzi, fatevi un'idea e date un like a 'sti ragazzi che hanno appena una manciata di views contro le migliaia del pattume sonoro imperante.

Gloria ai valorosi del metallo.

p.s. se siete interessati alla versione in vinile del disco, la potete trovare da Metalworld, ecco il link.
Il vinile ha anche in allegato un bonus CD-EP di 4 pezzi, di cui 2 inediti.


Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 nov 2018 alle 11:44

ma quanta roba fa?? e tutta buona!

Inserito il 09 nov 2018 alle 13:31

Andrew si sbatte davvero tanto, ha il metallo nelle vene! Beppe, sempre sul pezzo \m/ Poli, oddio, devo preoccuparmi? :D

Inserito il 09 nov 2018 alle 12:07

Mi sembra di aver letto che lui inizia con la musica estrema, poi si interessa anche all’HM classico..

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