Falgar - La Dama Del Alba (reissue)

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:54 min.
Etichetta:ATMF

Tracklist

  1. INVOCACIÓN
  2. LA DAMA DEL ALBA
  3. RENACIMIENTO
  4. SEGUIRÉ
  5. FANGO Y FRÍO
  6. LABERINTOS
  7. ARTEMISA
  8. THE WHISPERS OF DIANA
  9. HER SACRED DWELLING

Line up

  • Etienne Goldberg: all instruments, vocals

Voto medio utenti

"La Dama del Alba" è la ristampa, ad opera della nostra ATMF, di un album originariamente uscito nel 2013 con il quale Falgar, one man band di Porto Rico, incideva l'ultimo lavoro di stampo Black Metal prima della svolta Neofolk che avrebbe contraddistinto tutta la produzione successiva.
L'operazione della etichetta italiana è piuttosto interessante poiché ci da modo di scavare nell'underground profondo alla scoperta di una realtà musicale di indubbio valore sebbene Etienne Goldberg, l'uomo dietro Falgar, debba tutto, ma proprio tutto, a Varg Vikernes ed ai suoi lavori più riusciti: "Hvis Lyset Tar Oss" e "Filosofem".
"La Dama del Alba" è, sostanzialmente, un tributo a quei due album ripercorrendone, pedissequamente, le strutture sonore, le atmosfere e lo stile, ma ricreandone, anche, la magia ed il fascino.
Se è vero, infatti, che Falgar è un emulo, è altrettanto vero che la sua musica è fatta benissimo e che i suoi brani funzionano magnificamente nel creare quell'atmosfera disperata, oscura e gelida che solo il miglior Burzum è stato in grado di plasmare in modo tanto potente, tanto che sulla mancanza di originalità si può tranquillamente chiudere un occhio, forse anche due, e lasciarsi andare alla malinconia di piccole gemme come "Fango y Frìo" o la title track che, da sole, valgono la pena di scoprire un artista così di nicchia.
Vi ricordo, prima di chiudere, che la ristampa dell'album contiene due brani mai rilasciati su CD, "The Whispers of Diana" e "Her Sacred Dwelling", a testimonianza di ciò che Falgar suonava prima di "La Dama del Alba" e a ulteriore conferma della bontà di un progetto che, anche in territori lontani da quelli del buon Vikernes, era in grado di dire cose molto interessanti grazie ad un Black Metal passionale e ossessivo.
Immagino che, se come me ritenete Burzum uno dei più grandi artisti mai comparsi sulla scena musicale mondiale, starete già dando un orecchio a questo musicista portoricano che, sono certo, saprà in parte lenire il dolore per la mancanza del grande norvegese ora convertitosi a spassoso Youtuber.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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