Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. EXCITED
  2. THESSALIA
  3. DISTANT LIGHT
  4. FEEL
  5. HANDS RESIST HIM
  6. WATER ME
  7. APATHY

Line up

  • Igor: Vocals, Guitars
  • Sid: Bass, Vocals
  • Dmitry Zinchenko: Drums

Voto medio utenti

Mi imbattei negli ucraini Stoned Jesus per la prima volta parecchi anni fa, ai tempi del primo lavoro "First Communion", quando all'epoca fagocitavo tantissime band per placare la mia sete di doom/sludge/stoner. Tuttavia devo dire che, nome a parte, non conservavo un gran ricordo della band, tanto che è ben presto finita nei meandri più reconditi del mio cervello, fino a quando per pura fatalità YouTube non mi ha proposto il video nuovo di zecca di "Hands Resist Him": BOOM!
Anche la successiva "Thessalia", sebbene in maniera meno diretta e più "meditata", ha stimolato una certa curiosità verso questo nuovo "Pilgrims", edito dalla Napalm Records, un'etichetta da sempre molto attenta ed abile a mettere sotto contratto band di talento. Dopo svariati ascolti, posso dire che questo nuovo lavoro degli Stoned Jesus si è rivelato davvero più che buono ed ha stravolto il giudizio che avevo della band: il loro sound poggia su solide basi stoner ma con qualche eco psichedelica e un'attitudine molto rock, strizzando l'occhio sia al groove (la già citata "Thessalia") e qualche digressione quasi progressive. In tutto questo però gli Stoned Jesus non perdono mai di vista l'obiettivo, che è chiaramente il brano stesso e non uno sterile sfoggio di abilità tecnico/strumentali: il terzetto confeziona 50 minuti di pregevole fattura, con brani che necessitano di qualche ascolto per poter essere metabolizzati a dovere (personalmente ho faticato un po' ad apprezzare lo stile e le linee vocali del cantante e chitarrista Igor) per via della loro natura complessa, ma già dopo qualche listening session è facile venire rapiti da brani come "Hands Resist Him", forse la più diretta del lotto e giocoforza la più spendibile come singolo apripista, "Excited", "Feel" o "Thessalia", pezzi con un'anima e dei mood eterogenei ma che funzionano alla perfezione se considerati all'interno di "Pilgrims".
Dal canto mio, non posso che suggerire almeno un ascolto a questo lavoro a tutti gli amanti di questo genere di sound, con il consiglio di non demordere ai primi ascolti se questo "Pilgrims" non dovesse colpirvi al primo impatto. Per quel che mi riguarda, non mi resta che andare a recuperare i lavori precedenti della band, chissà che non mi fossi sbagliato fin da principio..

Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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