Copertina 8

Info

Anno di uscita:2005
Durata:120 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. THE BLISTER EXIST
  2. (SIC)
  3. DISASTERPIECE
  4. BEFORE I FORGET
  5. LEFT BEHIND
  6. LIBERATE
  7. VERMILION
  8. PULSE OF THE MAGGOTS
  9. PURITY
  10. EYELESS
  11. DRUM SOLO
  12. EEYORE
  13. THREE NIL
  14. THE NAMELESS
  15. SKIN TICKET
  16. EVERYTHING ENDS
  17. THE HERETIC ANTHEM
  18. IOWA
  19. DUALITY
  20. SPIT IT OUT
  21. PEOPLE = S#!T
  22. GET THIS
  23. WAIT AND BLEED
  24. SURFACING

Line up

  • (#0) Sid Wilson: turntables
  • (#1) Joey Jordison: drums
  • (#2) Paul Gray: bass guitar, backing vocals
  • (#3) Chris Fehn: custom percussion, backing vocals
  • (#4) Jim Root: lead and rhythm guitars
  • (#5) Craig "133" Jones: sampling, keyboards
  • (#6) Shawn "Clown" Crahan: custom percussion, backing vocals
  • (#7) Mick Thomson: lead and rhythm guitars
  • (#8) Corey Taylor: lead vocals

Voto medio utenti

Chiusura dell'anno con il botto. E che botto... o forse sarebbe meglio dire che botta! Se dal vivo gli Slayer rappresentano il maligno e l'Inferno, gli Strapping Young Lad graniticità data dalla quadratura del cerchio, si può senza ombra di dubbio affermare che gli Slipknot sono l'essenza pura del Chaos, nella sua perfetta geometria calibrata. Lo hanno dimostrato le varie performance live di questi anni, e lo dimostra (anche se non completamente, in quanto la band di Des Monies va vista live e non solamente ascoltata) questo impressionante 'Live 9.0'. Le 24 songs contenuto in questo doppio cd (eccellentemente accompagnato da un gran bel booklet con diverse foto di altissima qualità), sono senz'altro quanto di meglio la macchina trituratrice Slipknot ha composto in questi anni e nei quattro album oggigiorno usciti (anche se dal primissimo 'Mate, Feed, Kill, Repeat' non vi è traccia alcuna). Ma partiamo da quello che a priori potrebbero essere considerati ipoteticamente i due punti un pochino più deboli di un live di una band come questa: la produzione e la tenuta vocale del singer. Bene... la produzione non solo è eccellente, ma è anche molto cristallina (forse grazie al missaggio del mega chirurgo sonico Colin Richardson) e decisamente potente. Ottimi chitarroni, una batteria bella pompata, un basso bello presente ed un gran bel lavoro sulle percussioni, samples e sull'effettisitca Dj. Veniamo alla voce: Corey Taylor è un singer invidiabile, dotato di una grandissima voce, assolutamente padrone sia dello screaming che delle clean vocals, sempre all'altezza e decisamente intriganti, con quella leggera sporcatura che ogni tanto viene a galla in maniera decisa e malefica. In pratica, i due punti interrogativi che possono essere alla base di un sound estremo di 9 elementi sono decisamente uno dei due punti di forza di questo dischetto. L'altro, va da se, ovvero, come già accennato, la musica. Una mazzata dietro l'altra, senza soluzione di continuità. Rabbia condensata in note. Cosa aggiungere, o provare ad aggiungere ad una così ferale dimostrazione di potenza, e come poter riuscire a contrastare un assalto così frontale e diretto da lasciare annichiliti?. L'unico consiglio realmente valido sembra veramente che sia quello di lasciarsi trasportare da queste onde impazzite e goderne a piene mani. Consigliatissimo a tutti gli amanti della band, ma anche ai detrattori... sia gli uni che altri proverranno cosa vuol dire trovarsi all'interno dell'occhio della tempesta.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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