Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:52 min.
Etichetta:Indie Recordings

Tracklist

  1. THE ATROCIOUS HORROR
  2. NO AMEN
  3. OFFER AV LIVET
  4. EVEN DAWN DREW TWILIGHT
  5. RESTING... NOT IN PEACE
  6. DE SISTE VINTRE
  7. FROM TRAITOR TO BEAST
  8. LYSENE SOM FORSVANT
  9. INNHøSTINGA

Line up

  • Aage André Krekling: drums
  • Simon Larsen: vocals, guitars, bass, keyboards

Voto medio utenti

Era molto, molto difficile fare meglio di "Nordest e Nord", ovvero "Nedom og Nord", l'ultimo album dei norvegesi Iskald, una band forse un po' ignorata non solo dal pubblico ma dagli stessi addetti ai lavori, poco spinta mediaticamente, con episodi scandalosi pari a zero, nessuna condanna penale, nessun gossip particolare o accadimenti poco consoni....insomma, solo tanta buona musica.

Quando buona, quando buonissima, quando eccellente...e quando buona di nuovo. Tanto era pressochè impossibile replicare la bontà del disco uscito nel 2014 che ho letteralmente consumato in questi quattro anni di assenza, che in effetti il nuovo "Innhøstinga" non può che dover sottostare ed accontentarsi di essere "solamente" un buon disco.

Siamo nel classico caso in cui parliamo di un disco che in ogni caso rimane più che godibile, che presenta una band che sa sempre cosa dire e come dirlo, con una buonissima produzione, una eccellente etichetta a supporto come la autoctona Indie Recordings, e che continua in maniera assai naturale il percorso intrapreso con il lavoro prececente.

"Innhøstinga", ovvero il raccolto, prosegue sulla scia di "Nedom og Nord", quella di un black metal assai intenso, dissonante, glaciale come da loro monicker, in cui il titolo per la seconda volta consecutiva appare in lingua madre ed in cui i testi al 50% sono in norvegese e l'altra metà in inglese, tanto per affermare l'inesauribile legame con la loro terra ma non dimenticare il resto del mondo a cui il loro album si rivolge. La collaudatissima coppia formata da Aage André Krekling alla batteria e voce e Simon Larsen a tutto il resto offre una grande prova, supportata da una produzione all'altezza, ma semplicemente le composizioni pur essendo buone non reggono il passo con quelle di quattro anni fa, davvero letali e glaciali: ovviamente ci sono dei brani che mantengono la medesima qualità come "Offer Av Livet" o la struggente "Lysene som Forsvant" ("le luci che sono scomparse"; dedicate a coloro che nel cammino si sono perduti), ma in generale manca quella scintilla di gelo artico e di disperazione che si poteva avvertire su "Nedom og Nord", in luogo di fin troppa melodia ed un approccio meno estremo del solito.

Niente di drammatico ma è bene collocare le opere al giusto posto. In ogni caso il passo è forte e sicuro ed il cammino della band di Bodø (ice-cold....buon sangue non mente) prosegue indefesso nella neve.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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