Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2018
Durata:56 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. PATRIA (FATHERLAND)
  2. WALLS OF STONE
  3. MASTERMIND
  4. VICTORIOUS
  5. BONAPARTE
  6. S.I.N.
  7. REVENGE OF THE FALLEN
  8. SECRETS OF THE PANTOMIME
  9. RAVEN QUOTE
  10. ATTACK
  11. BELLS OF NOTRE DAME (REVISITED)
  12. FOR THE HEROES (BONUS TRACK)

Line up

  • Danne Wikerman; vocals
  • Jocke Vähätalo; guitars
  • Micke Asp; drums
  • Hannu Viita; bass
  • Thomas Geson; keyboard

Voto medio utenti

"Victorious" è il primo full length per gli svedesi Kardinal Sin, uscito - solo in Svezia - già sul finire dell'anno scorso e che ora grazie alla Massacre Records esce dai patri confini.

Non si tratta comunque di novellini, dato che sono in azione già dal 2003 e come Rough Diamond hanno realizzato diversi EP e, pure un album, soprattutto il cambio di nome non ha comportato alcuna sterzata musicale. Melodic Power Metal era allora e ora resta oggi, con Helloween, Edguy e Stratovarius nel mirino, non per niente, la prima incisione dei Kardinal Sin, un omonimo EP, includeva una manciata di brani già rodati dalla precedente esperienza.

Ma tutta sta esperienza pregressa non li aiuta a emergere dal marasma di band che hanno scelto lo stesso percorso musicale, e alla fine "Victorious" non riesce a tenere fede al proprio titolo. Infatti, diverse canzoni sono accattivanti e corali, come nel caso di "Walls of Stone" o "Mastermind", ma altre risultano piuttosto stucchevoli e derivative, baratro in cui cadono la stessa titletrack, "Revenge of the Fallen" o la pomposa "Attack", che soffre più di altre l'eccesiva invadenza delle tastiere. Poco convincenti pure l'ambiziosa "Bonaparte", quasi un mix tra Dark Moor e gli Abba (che curiosamente hanno realizzato una hit dal titolo "Waterloo"), la scontata ballad "S.I.N" e la di poco più energica (e dalle tentazioni AOR) "Secrets of the Pantomime", mentre lascia qualche buona vibrazione in più la interpretazione di "Bells of Notre Dame", dalla colonna sonora del classico disneyano "Il Gobbo di Notre Dame".

Un discreto cantante, qualche bel refrain e pure diversi special guest alla chitarra qua e là: Fredrik Folkare (Firespawn, Unleashed), Magnus Naess (ex-Therion), Chris Vowden (ex-Opeth, Denied), ma manca ancora qualcosa per poter fare la differenza, al momento poco più di un (secondo) esordio dignitoso.





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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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