Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:44 min.
Etichetta:Eleven Seven Music

Tracklist

  1. FAKE
  2. TOP OF THE WORLD
  3. SHAM PAIN
  4. BLUE ON BLACK
  5. FIRE IN THE HOLE
  6. I REFUSE
  7. IT DOESN’T MATTER
  8. WHEN THE SEASONS CHANGE
  9. STUCK IN MY WAYS
  10. ROCK BOTTOM
  11. GONE AWAY
  12. BLOODY
  13. WILL THE SUN EVER RISE

Line up

  • Ivan Moody: vocals
  • Zoltan Bathory: guitars
  • Jason Hook: guitars
  • Chris Kael: bass
  • Jeremy Spencer: drums

Voto medio utenti

I FFDP credo godano di un singolare primato, sono tra i pochi gruppi in grado di dividere nettamente i giudizi dei fans tra chi li ama e chi li disprezza
Come sempre la verità sta nel mezzo, però...
Partiamo dal genere che propongo, come classificarlo?
Nu Metal/Crossover/Groove Metal?
Si, per quanto mi riguarda
E qui sta il metro di giudizio della loro musica, il cosiddetto "Nu Metal/Groove Metal" è indubbiamente l'ultimo genere nato con band quali Slipknot, Korn, Rammstein ( i più anziani ), Disturbed e FFDP appunto che hanno cercato di apportare delle "novità" nella nostra musica; possono piacere o meno ma questo è un dato di fatto
Nella fattispecie, i FFDP hanno visto crescere in modo esponenziale il loro successo dopo la pubblicazione del best seller "Got Your Six" e della raccolta "A Decade Of Destruction" e questo nuovo "And Justice For None" viaggia su binari sicuri che permettono alla band di non perdere un fan e probabilmente di guadagnarne di nuovi. La formula è nota, prevede canzoni dure, con una buona dose di melodia di fondo, chitarre martellanti e talvolta molto metal (" Fake"), altre volte le ritmiche sono più scanzonate e quasi dance come nell'ottima "Sham Pain" dal chorus irresistibile e ci sono pure tre ballads molto ben riuscite ( " Blue On Black" cover di Kenny Wayne Shepherd dal piglio metal/country, la più melodica e triste " I Refuse" con voce, chitarra acustica e piano in bella mostra e la più articolata e struggente "When The Season Change") .
Non mancano i pezzi alla Slipknot come la martellante "Rock Bottom", quelli più immediati ma ugualmente potenti e sorretti da chorus efficaci quali "Top Of The World" , "Fire In The Hole" è un' industrial metal song che non sfigurerebbe in un album dei Rammstein, sorretta da un bel solo e da un chorus vagamente epico, "It Doesn't Matter" trasuda cattiveria ed è un mid tempo sincopato ben sorretto da un riffama compatto e saturo.
I FFDP sono consci delle loro potenzialità e dei loro limiti e riescono a confezionare canzoni efficaci, mai troppo complesse ma anche mai banali, spesso velate di una malinconia di fondo come nella power ballad "Stuck In My Ways", mentre più ordinarie risultano "Bloody" e la cover degli Offspring "Gone Away", che comunque non vanno ad inficiare il risultato finale di un album che non ha cali di tensione, che sfrutta un abile e collaudato songwriting e che trova i suoi punti di forza nelle cascate di groove sorrette dall'ottima prova vocale di Ivan Moody, uno dei migliori singer in ambito alternative.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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