Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:51 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. CARNIVAL DAYS
  2. THE CROWN
  3. HARDER TO BREATHE
  4. TIDAL WAVE
  5. GOTTA BE REAL
  6. PEOPLE LIKE US
  7. SHANGRI-LA
  8. WAR OF MINE
  9. SHOT OF LIFE
  10. HOPE
  11. REINCARNATION

Line up

  • Hannes Kett: lead vocals
  • Jani Laine: lead guitar
  • Miki Kalske: rhythm guitar
  • Joel Alex: bass
  • Ana Willman: drums

Voto medio utenti

Gli Shiraz Lane pubblicano un album assolutamente originale ed eterogeneo, rimanendo pur sempre nell'ambiro del melodic hard-rock che li ha resi famosi in Finlandia, prima nell'underground e successivamente nel mainstream
Pur ispirandosi a gruppi quali Aerosmith e Guns N' Roses, il loro suono e la loro musica assumono tratti unici,unendo diverse influenze e stili, vi basti ascoltare ad esempio la titletrack, un pezzo dalla forte impronta jazz nel quale risalta addirittura un sassofono mentre le chitarre ruggiscono solo nel chorus
Bands quali Halestorm, The 69 Eyes, Amorphis, Children Of Bodom e Lordi hanno più volte detto che gli Shiraz Lane hanno portato una ventata di freschezza nel panorma hard-rock e noi non possiamo che essere d'accordo con loro.
Dopo l'opener citata, si ritorna sui binari hard rock più consoni con brani quali "The Crown" e "Harder To Breathe" sostenuti da riff energici, accompagnati da linee melodiche e chorus orecchiabili, "Tidal Wave" è un rock sbarazzino ed allegro un pò alla Bon Jovi se volete, mentre "Gotta Be Real" è un lento dalla melodia e dalle chitarre suadenti e con un sax d'accompagnamento molto caldo.
Con "People Like Us" il ritmo aumenta e ci conduce in un rock'n'roll tutto riff e pianoforte, sempre unito ad un chorus orecchiabile, "Shangri-La" e' un lento elettrico sostenuto dall'immancabile mood melodico di cui i finnici sono maestri, con grande chorus e bridge rock nel mezzo sul quale si muove il solo, "War Of Mine" è un hard rock roccioso, sorretto da un riffama energico e sempre melodico al punto giusto, pregevole l'assolo, con "Shot Of Life" torniamo su ritmiche allegre e sbarazzine seppure qui le chitarre ci delizino con riff decisi e solos veloci, chiudono il lavoro "Hope", lento nel quale risaltano le vocals di Hennes Kett, un grande chorus e "Reincarnation" a chiusura, il brano forse meno accessibile del lotto col suo andamento un pò veloce, un pò lento e con un piglio altalenante, direi quasi progressive seppure questo termine vada preso con le pinze visto il genere proposto dalla band.
Ad ogni modo siamo in presenza di un ottimo lavoro, semplice ma allo steso tempo figlio di diverse influenze, che non vi stancherà assolutamente ed anzi vi inviterà a ripetuti ascolti
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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