Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:25 min.
Etichetta:Symbol of Domination Prod.
Distribuzione:Satanath Records

Tracklist

  1. DEVILUTION
  2. OV SPIDERS
  3. IBLIS
  4. SOUL EXTREMIST

Line up

  • Corpse: vocals (backing), bass
  • Draug: vocals, guitars

Voto medio utenti

Ho sempre nutrito una grande ammirazione per il black metal proveniente dai paesi dell'ex Unione Sovietica, sia per la varietà della proposta, sia per la qualità di una scena molto particolare e certamente personale.
Il duo russo dei Temple of Nihil si inserisce, prepotentemente, in questo contesto di valore, rilasciando un EP di quattro brani intitolato "Soul Extremist", arrivato sul mercato nel dicembre dell'anno scorso ma sulla mia scrivania virtuale solo oggi.
Devo dire che è stato un peccato non aver potuto ascoltare l'album prima, dal momento che un posto nella play list di fine anno se lo sarebbe guadagnato: "Soul Extremist" è, infatti, un lavoro semplicemente splendido, in bilico tra ferocia e melodia, che ci presenta un occult black metal di altissimo valore e sicura carica emozionale.
I Temple of Nihil intrecciano quattro brani perfetti, caratterizzati da un suono nitido e gelido, che si dipanano tra soluzioni in mid tempos ed improvvise, deflagranti, accelerazioni, per un suono che squarcia, letteralmente, la pelle per l'oscurità ed il gelo che lo avvolgono senza che, mi preme sottolinearlo, il gruppo rinunci ad una buona dose di "melodia", sempre occulta, che permea ogni singolo movimento e si esprime in partiture di chitarra molto ricercate e tecniche, sia in riffing che in assolo, ed in un basso pulsante, notturno e non mero orpello come spesso accade nel genere.
L'atmosfera malata che si respira lungo tutto il disco viene esaltata anche da vocals sulfuree e cariche di malvagità, perfettamente intellegibili, calate in modo magistrale in un contesto evocativo ed esoterico di cui Draug e Corpse, i due membri del progetto, si fanno finissimi interpreti ed occulti sacerdoti.
Insomma, sebbene l'EP duri meno di mezz'ora, al suo interno troviamo tante idee, tanta qualità, tanta capacità di arrangiamento, tante strutture complesse ed intricate, che molti gruppi non sono in grado di concepire in una intera carriera a dispetto del successo che, spesso, arride loro per motivi che con la musica hanno ben poco a che fare.
I Temple of Nihil, invece, di musica se ne intendono alla grande: non pensate di trovarvi di fronte, infatti, ad un album grezzo solo perché parliamo di black metal, poiché qui abbiamo a che fare con musicisti veri, grandi esecutori e ottimi compositori, che hanno realizzato un album ricco di pathos e emozione nera.

Non lasciatevi sfuggire un gioiello del genere!

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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