Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:47 min.
Etichetta:MDD Records

Tracklist

  1. INTRO - AETAS NOVA
  2. TRüMMERFARBEN
  3. WAHEELAS FÄHRTE
  4. LODERND FLAMMEN
  5. DIE KLAGEN DER EINÖDE
  6. VERBLASST
  7. IN STILLE WACHEN DIE TOTEN
  8. IM HERBST TRUGEN SIE MICH FORT
  9. OUTRO - VALE

Line up

  • Velsir: vocals, guitars
  • Travos: vocals, guitars
  • Berucas: bass
  • O.D: drums

Voto medio utenti

Giusto per essere chiari sin dall'inizio, considero i bavaresi Thormesis tra i migliori esponenti del pagan/black metal della seconda generazione e dischi come "Von Leere und Tod" (soprattuto) e il recente "Freier Wille - Freier Geist" dei piccoli gioielli nascosti nell'underground estremo europeo.
La voglia, dunque, di ascoltare il nuovo "Trümmerfarben", rilasciato sempre dalla MDD, era piuttosto alta, come le aspettative che nutrivo nei confronti dell'album, e credo che proprio le aspettative elevate mi abbiano fatto provare un vago senso di delusione durante l'ascolto dei nove brani che compongono il disco.
Parliamoci chiaro: se non avessi mai ascoltato i vecchi lavori dei Thormesis, adesso vi starei parlando di un buonissimo album di metallo estremo, pagano, ricco di melodie ariose e partiture epiche così come di un feeling freddo tipico del black metal, vi starei parlando, cioè, di un album di valore.
Purtroppo io i vecchi dischi li conosco, e li amo, e posso affermare con sicurezza che "Trümmerfarben" è un passo indietro per i bavaresi.
Ok, belle melodie e belle atmosfere, ma poi il disco si perde in un certo manierismo come se il gruppo lo avesse scritto con il pilota automatico piuttosto che con il cuore, non riuscendo, di conseguenza, a regalarci quel brano memorabile, quel riff "vittorioso", quella accelerazione bruciante che avevano segnato a fuoco le uscite precedenti.
Intendiamoci bene: "Trümmerfarben" è un album che farebbe la gioia di molti gruppi che si cimentano nel genere, è un lavoro suonato e prodotto benissimo ed è da "manuale" del perfetto pagan/black, ma, cosa a mio modo di vedere molto grave, manca di vera ispirazione e di passione.
Mi auguro che sia semplicemente un passo falso nella carriera di un gruppo al quale auguro di riprendersi immediatamente, tornando ad occupare il posto che compete loro nell'olimpo della musica epica.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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