Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:44 min.
Etichetta:Cyclone Empire

Tracklist

  1. EMISSARY OF ALL PLAGUES
  2. CASKET RIDE
  3. FORTRESS OF GLOOM
  4. SERVANTS OF THE DEATHKULT
  5. TORTURE THRONE
  6. THE DEAD LIVES ON
  7. LORD OF FLESH
  8. SEPULCHRAL PASSAGE
  9. DEAD TO THIS WORLD
  10. DOCTOR, DOCTOR

Line up

  • Gotzberg: bass
  • Vogtsson: drums
  • Herrmannsgard: guitars
  • Maggesson: drums, lead guitars
  • Haubersson: guitars, bass, vocals

Voto medio utenti

Grande tuffo nel death metal dei primi '90 con i tedeschi Revel in Flesh che, già lo si capisce dal monicker, sono stati letteralmente fulminati dal sound dei primi Entombed a tal punto da saccheggiargli un (meraviglioso) brano.

Ed il nuovo "Emissary of All Plagues", ormai quarta uscita per la band di Stoccarda, conferma tutto quanto di buono già fatto dai cinque appassionatissimi, che per fare le cose in grande si sono recati ai celebri Unisound Studios di Dan Swano, con il preciso obiettivo di ricreare il famoso sound inventato da Tomas Skogsberg ai leggendari Sunlight Studios.

A tal proposito, lo stesso Swano ha dichiarato:
Both me and the band feel this our best sonic co-operation so far, and to me personally, it is extra cool to finally have nailed what I believe to be the ultimate tribute to the SweDeath Guitar tone!
C'è da dire che effettivamente la produzione di "Emissary of All Plagues" è quanto di più eccitante per un fan del periodo d'oro Entombed/Dismember/Grave ed anche la band ci mette del suo, infarcendo i suoi brani di soluzioni melodiche depressivo/malinconiche che si sposano a perfezione con il death metal sinistro e violento da loro proposto; in tal senso un pezzo come "Fortress of Gloom" è la perfetta rappresentazione di questo disco e di tutto il movimento in generale e restituisce emozioni e brividi come se fosse uscita dalla penna dell'allora magico Hellid o Blomqvist.

I 44 minuti di "Emissary of All Plagues" (durata perfetta) scorrono senza sorprese, tra brani più massicci ed ordinari ed altri più malevoli e sinistri, come la già citata "Fortress of Gloom", "Sepulchral Passage" o "Torture Throne", che sono senza dubbio i momenti in cui la band riesce ad esprimere il suo massimo potenziale, peraltro passaggi melodici giustamente amplificati in questo ultimo lavoro rispetto alla loro produzione passata.

Come da loro tradizione, dopo Manilla Road, Autopsy e Benediction, l'ultimo brano è una cover e stavolta è stata scelta la celeberrima "Doctor Doctor" degli UFO, simpatica ma nulla di più: gli amanti del death metal col sound a sega elettrica, senza concessioni alcune al death n roll, insieme ad Entrails e compagnia bella sappiano che possono contare senza problemi anche sui tedeschi Revel in Flesh, di certo non campioni indiscussi ma onestissimi e validi gregari in grado di portare fieramente il vessillo del death metal scandinavo anche nel 2016.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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