Satanic Warmaster - Black Metal Kommando / Gas Chamber (reissue)

Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:52 min.
Etichetta:Werewolf Records

Tracklist

  1. INTRO (2005 REMIX)
  2. DISTANT BLAZING EYE
  3. THE BURNING EYES OF THE WEREWOLF
  4. BLACK METAL KOMMANDO
  5. WOLVES OF BLOOD AND IRON
  6. RAGING WINTER
  7. MACHT & EHRE
  8. THE BLOOD OF OUR FATHERS
  9. D.S.O. 2000
  10. FISH (BEHERIT COVER)
  11. PARADISE (PART II) (BEHERIT COVER)
  12. THE SEVENTH OATH OF DEMONOMANCY

Line up

  • Werwolf: all instruments, vocals

Voto medio utenti

Tempo di ristampa in casa Satanic Warmaster, nello specifico viene riproposto “Black metal kommando/Gas chamber”, cd uscito per la prima volta nel 2005 e da tempo non più disponibile.
Il materiale qui contenuto è sostanzialmente una collazione di brani provenienti da diverse fonti; le tracce da 1 a 6 sono canzoni che non sono finite nell’lp “Black metal kommando” (ed alcune riarrangiate in “Strenght and honour”) , dalla 7 alla 9 provengono dal demo tape “Gas chamber” e quelle dalla 10 alla 12 invece vedono la collaborazione fra Werewolf e l’artista noise Moozzheadv (progetto Tireheb ) intesa come tributo ai Beherit.

Un pot-pourri risalente ai primi anni di carriera dei Satanic Warmaster, quella più underground, in cui la musica proposta da Werewolf era forse più diretta e gelida, ma sicuramente più grezza e più, passatemi il termine, ingenua rispetto ad oggi (senza dimenticare che non mancano nella loro carriera episodi al limite della bruttezza).

Lungi da me disprezzare le ultime cose prodotte dai finnici, “Fimbulwinter” è ispiratissimo e gode indubbiamente della migliore produzione mai avuta dai Satanic Warmaster in quasi due decadi di storia , ma in passato la “vena melodica”, da sempre presente nel songwriting, aveva toni meno drammatici e atmosferici, concentrandosi più su tonalità gelide.

“Distant blazing eye”, “The burning eyes of the werewolf”, “Wolves of blood and iron”, “Raging winter” restano i pezzi migliori di “Black metal commando/Gas chamber”, meno appetibili invece risulta invece la rivisitazione dei tre brani dedicati ai Beherit di cui, onestamente, non si sentiva la necessità di includere.

Un cd questo che piacerà ai cultori del black metal più oltranzista, quello che rifiuta ogni concetto di contaminazione, di sperimentazione e legato a doppio filo con quello primordiale ed emozionale dei primi anni 90. Attitudine condivisa con diverse band finniche “storiche”, quali Beherit, primi Behexen, Horna, Sargeist, Calvarium e altre rimaste confinate nell'underground.

Perché come cantavano i Nargaroth, alla fine black metal ist krieg.

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