"Giovani di belle speranze” … un’espressione piuttosto “datata” e che forse non piacerà ai Dead Behind The Scenes, ma che in fondo fotografa bene il concetto di un gruppo con poca esperienza (per questioni anagrafiche!) e tuttavia voglioso di dire “qualcosa di diverso” in un rockrama sempre meno creativo e propositivo.
Una band da contrapporre a chi ritiene la generazione degli “emergenti” enormemente demotivata e pavida, mentre il suo “ruolo naturale” prevedrebbe la voglia di cambiare il “mondo” attraverso uno slancio alimentato dall’incoscienza e da uno spirito sovversivo.
Poco importa, in fondo, se i risultati al momento non sono ancora proprio "entusiasmanti" … “White” è un Ep d’esordio dai contenuti acerbi eppure allettanti, difficile da inquadrare in confini stilistici ben definiti e già per questo degno di considerazione.
Se vi piace il rock alternativo sbarazzino e volubile e non siete infastiditi da una voce, quella di Dave Bosetti, nervosa e pungente come potrebbe esserlo una mistura fonica tra Billy Corgan, John Lydon, Les Claypool e Brian Molko, il suggerimento è di non mancare il contatto con questo stuzzicante quintetto lombardo, artefice di un sound che combina con innata disinvoltura punk e pop, reggae e grunge, new wave e R n’ R.
“I love Matt” è un pezzo che vi troverete a canticchiare fin dal primo ascolto, “Bulletproof soulmate” mescola sinuosa indolenza “giamaicana” e squarci d’inquietudine, “No name song” è una ballata tanto gradevole quanto evanescente, “Sex rock & rock 'n' roll” solca i trafficati sentieri dell’hard settantiano con una certa personalità (interessante l’uso delle tastiere …) e “Sometimes you just have to ...” strapazza la spensieratezza del surf-rock con buona efficacia.
Bene ha fatto l’Atomic Stuff a fornire il suo professionale e illuminato sostegno promozionale a questi promettenti ragazzi di Cassina de' Pecchi … ora tocca a voi “investire” (almeno il vostro tempo!) in chi lo merita, offrendogli un’opportunità di “crescita" dai risvolti parecchio intriganti …