Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:39 min.
Etichetta:Satanath Records

Tracklist

  1. DESTROYER OF WORLDS
  2. QUOD HOMO APPELLATUR MORBUS EST
  3. PAIN FEEDER
  4. JAGDZEIT
  5. MY SEXUAL BENEDICTION
  6. RAPING RELIGIONS
  7. ONE PIECE HUMAN
  8. DIE MACHT DEINES GLAUBENS
  9. SKINNING ALIVE
  10. BESTIAL PENETRATION
  11. HUMAN PATHOMORPHISM

Line up

  • S Caedes: vocals
  • Ghoul: vocals
  • Rogan: bass
  • Tzar: guitars
  • Ahephaim: drums

Voto medio utenti

Vi piace il Black Metal senza compromessi di Dark Funeral (soprattutto) e Marduk?
Si?
Allora "Human Pathomorphism", belligerante esordio dei tedeschi Humanitas Error Est, è un album che fa per voi.
Decisamente!
Qui, infatti, non troverete alcuna sperimentazione, nessuna commistione con altri generi, nessun ammorbidimento. Solo pura e semplice violenza che viene espressa attraverso un suono brutale, tagliente, devoto a Satana e mai disposto a scendere a compromessi.
Un suono, badate bene, incanalato all'interno di canzoni (su tutte la magnifica "Raping Religions") scritte, arrangiate ed eseguite con grande qualità e, dunque, non fini a se stesse o, peggio, noiose.
La proposta del gruppo di Lipsia risulta essere, dunque, perfetta per il genere: i riff sono semplici ma dannatamente efficaci, la batteria costantemente in blast beat, i momenti di "calma" ottimi nel creare quella tensione emotiva che viene poi spazzata via dalla furia strumentale, e poi ci sono le voci dei due singer, una ragazza ed un ragazzo, che si alternano incessantemente, nelle loro diverse tonalità, nell'urlare la loro rabbia ed il loro disprezzo per l'umanità intera.
Proprio questo tipo di disprezzo è il filo conduttore di un album davvero distruttivo che farà la gioia di chi ama la musica senza compromessi e senza nessuna velleità di modernità.
Certo, i nomi citati in apertura fanno sentire in maniera MOLTO evidente la loro influenza, ma va dato atto agli Humanitas Error Est di essere dei validissimi interpreti di un modo di intendere il black metal che, se non può certo dirsi originale, può tuttavia fregiarsi di una convinzione fuori dall'ordinario e di una forza dirompente di difficile reperibilità nell'odierno panorama estremo.
Tra atmosfere demoniache, suoni gelidi e cristallini, scream urticante, velocità assassine, intrecci epici e dissonanti di chitarra, "Human Pathomorphism" ci sprofonda nel buio più assoluto dandoci il più classico dei benvenuto all'inferno!

Holocaust Black Metal.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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