Copertina 6,5

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2005
Durata:60 min.
Etichetta:Locomotive
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. THE JINX
  2. SUPERMODELS
  3. UP YER BUM
  4. TALKSHOW
  5. GIVING UP DRINKING
  6. RUN LIKE HELL
  7. THE SPIRIT OF KEITH MOON
  8. ELVIS IS DEAD
  9. BANNED FROM THE PUBS
  10. SHAKE MY WORLD
  11. NEVER MADE IT
  12. U BORE ME
  13. I'M GETTING PISSED FOR CHRISTMAS
  14. BUSY DOING NOTHING
  15. MANIAC

Line up

  • Peter Test Tube: vocals
  • Del Strangefish: guitar
  • Paul H: bass
  • Cave Man Dave: drums

Voto medio utenti

Le origini di questa band risalgono alla fine degli anni '70, ed è quindi ammirevole constatare il loro incrollabile attaccamento ad uno stile punk delle origini, mantenuto pressochè inalterato anche quando il genere è rientrato in una dimensione sotterranea dopo alcuni anni di clamorosa popolarità. Quindi la carriera dei Peter and the Test Tube Babies si è svolta prevalentemente nel circuito dei piccoli clubs, una serie infinita di concerti a stretto contatto con manipoli di fedelissimi appassionati sparsi per il mondo.
Ciò è testimoniato da questo nuovo dvd, seguito del lontano "Cattle and bum" uscito nei primi anni '90, dove vediamo il gruppo Inglese proporre la sua classica miscela di ruvidezza alcoolica ed anthemica unita a forti dosi di umorismo casereccio, un binomio consolidato da anni di esperienza live.
Il video è un collage di brani registrati in tempi e luoghi diversi, alcune canzoni rimbalzano addirittura tra immagini attuali e d'epoca, a dimostrazione che nulla è stato perso in fatto di smalto, attitudine ed aggressività, malgrado affiori qualche segno d'imbolsimento fisico tra i musicisti. Gli episodi che meglio incarnano lo spirito genuino della formazione sono quelli che coinvolgono direttamente il pubblico, ad esempio una "Giving up drinking" filmata ad Osaka di fronte ad una sconvoltissima ed iper-colorata audience nipponica, la torrenziale "Spirit of Keith Moon" che è uno dei pezzi preferiti dalla band, ed ancora la bislacca "Elvis is dead" suonata in parte con il banjo, infine i momenti nei quali qualche ragazza non si fa pregare a stare al gioco dei grevi doppisensi del vocalist Peter, talvolta perfino spiazzato dall'esuberanza sensuale delle giovani fans.
A differenza della consuetudine odierna non c'è traccia di materiale aggiuntivo, se si eccettuano brevi scenette tra una canzone e l'altra, per cui la durata complessiva risulta piuttosto contenuta. In sintesi un lavoro piacevole, a tratti divertente, legato ad una musica dai risvolti crudi e militanti come "Up yer bum" o "Banned from the pubs" che ci fanno rivivere l'atmosfera distruttiva agli esordi del punk-rock, ma anche ricco di situazioni allegre e scherzose a ricordarci che la vita è fatta di innumerevoli aspetti contrastanti.

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