Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:48 min.
Etichetta:Universal

Tracklist

  1. THE LAST VAMPIRE (HOLLYWOOD VAMPIRES)
  2. RAISE THE DEAD (HOLLYWOOD VAMPIRES)
  3. MY GENERATION (THE WHO)
  4. WHOLE LOTTA LOVE (LED ZEPPELIN)
  5. I GOT A LINE (SPIRIT)
  6. FIVE TO ONE/BREAK ON THROUGH (THE DOORS)
  7. ONE/JUMP INTO THE FIRE (HARRY NILSSON)
  8. COME AND GET IT (BADFINGER)
  9. JEEPSTER (T.REX)
  10. COLD TURKEY (JOHN LENNON)
  11. MANIC DEPRESSION (JIMI HENDRIX)
  12. ITCHYCOO PARK (SMALL FACES)
  13. SCHOOL’S OUT / ANOTHER BRICK IN THE WALL PT.2 (ALICE COOPER/PINK FLOYD)
  14. MY DEAD DRUNK FRIENDS

Line up

  • Alice Cooper: vocals, harmonica
  • Johnny Depp: guitars, backing vocals
  • Joe Perry: guitars

Voto medio utenti

Gli anni ’60 e ’70, in ambito musicale, sono stati anni spettacolari sotto tantissimi punti di vista: c’era fermento, c’erano geni che oggi come oggi ci sogniamo, c’era voglia di stupire e di sperimentare nuove cose. E poi c’erano la droga e l’alcol. Già, i fottuti vizietti che hanno portato via (nel peggiore di casi) o hanno devastato i personaggi di cui sopra. Che genio e sregolatezza siano sempre andati di pari passo è cosa nota, per cui non c’è tanto da stupirsi se in quel di Los Angeles, più precisamente sul Sunset Strip, in un club chiamato Rainbow Bar & Grill si ritrovavano una serie di rock star che vivevano in città o passavano di lì in tour. Gente come Alice Cooper, Keith Moon, John Lennon, Jim Morrison, e via dicendo. Nel 1972 proprio Vincent Damon Furnier decise di dar vita agli Hollywood Vampires, una sorta di club goliardico che racchiudeva tutte queste personalità. Per entrare nel club non erano necessarie carte di credito strabordanti dollari o auto lussuose o un curriculum lungo 10 pagine. No, dalle parole dello stesso Alice Cooper: “Per entrare nel club, bastava bere più di tutti gli altri membri”. Tutto il resto è leggenda!

Anno 2012, zio Alice e il suo grande amico, nonché musicista amatoriale, Johnny Depp chiacchierando decidono che è giunto il momento di far rivivere lo spirito degli Hollywood Vampires, con una sola irrinunciabile clausola, e cioè tenere assolutamente fuori dal club l’alcool (visti i grossi problemi avuti in passato dallo stesso Cooper), conservandone lo spirito goliardico e rilassato, e coinvolgendo una serie notevole di amici musicisti. Al duo si è subito unito un altro grande del rock, Joe Perry, chitarrista storico dei mitici Aerosmith, che ha immediatamente accettato l’invito ed è entrato al volo nella parte. Reclutato Bob Ezrin dietro la consolle, i nostri hanno dato vita alle registrazioni dell’album, un sentito e sincero tributo agli Hollywood Vampires dell’epoca, accompagnati da una lista di ospiti da far invidia: Sir Paul McCartney, Dave Grohl, Slash, Joe Walsh, Brian Johnson, Perry Farrell, Robbie Krieger, Zak Starkey, Kip Winger, e se per voi questo non è già abbastanza, sull’album troverete anche un cameo di Sir Christopher Lee, che ha lasciato il suo contributo, proprio poco prima di morire, sulla opener “The last vampire”… e chi meglio di lui poteva farlo?

Chiariamo subito una cosa: a parte due brani inediti che parlano della storia degli HV, questa è una raccolta di cover, di brani riarrangiati dai musicisti appena citati, per puro e semplice divertimento e per omaggiare i membri originali del club, molti dei quali, purtroppo, non sono più tra noi. Come se non bastasse, tutti i ricavati di questa operazione saranno donati a MusiCares, un’associazione che dal 1989 si occupa di raccogliere fondi da impiegare per le cure e la riabilitazione dovute all’utilizzo di sostanze stupefacenti per musicisti con difficoltà economiche.

Chiariti i motivi che hanno portato alla nascita del progetto veniamo al dunque, e cioè alla musica. L’album viene aperto dalla già citata intro narrata da Mr. Lee, prima che “Raise the dead” irrompa nello stereo. Lo stile è di molto debitore a quanto proposto in fase solista da Alice Cooper, per un brano scoppiettante e coinvolgente. È poi la volta di due classici che non hanno certo bisogno di presentazione: “My generation” degli Who e “Whole lotta love” degli Zeppelin. La prima è abbastanza fedele all’originale, con Alice a suo agio nel ruolo storico di Daltrey, mentre nella seconda appare l’insolito duetto Alice Cooper/Brian Johnson e sono scintille. Se “I got a line” degli Spirit rientra tra i brani meno conosciuti ma non per questo meno interessanti, ci pensa la doppietta “Five to one/Break on through” dei Doors a riportare nello stereo brani stra famosi. Il confronto con Morrison non è certo facile, ma stiamo pur sempre parlando di Mr. Cooper, per giunta supportato da Robbie Krieger alla chitarra, per cui il risultato è assicurato. È poi la volta di altri due brani ‘minori’ ma da riscoprire (sia in queste versioni che nelle originali), prima del poker da urlo: la stupenda “Jeepster” (T.Rex), “Cold turkey” (John Lennon), la psichedelica “Manic depression” (Jimi Hendix) e “Itchycoo park” (Small Faces), che fanno letteralmente decollare il disco, con ottime interpretazioni di Cooper stesso, ma non solo. Sugli scudi sia Joe Perry che Joe Walsh, due vecchie volpi della sei corde, che danno man forte a Johnny Depp, il quale ha svolto un lavoro veramente dignitoso, tocca ammetterlo.

Siamo ormai alla fine, ed è quindi la volta dell’autocelebrazione di Alice Cooper (in quanto membro originale del club ancora in vita) con la sua “School’s out”, presentata in medley con un altro classico del rock, “Another brick in the wall”, e di nuovo in duetto con Brian Johnson, e ancora una volta il gasamento è assicurato. A mettere il sigillo all’album il secondo brano inedito, “My dead drunk friends”, dal titolo quanto meno esplicito e diretto, ancora una volta in pieno stile Cooper, ma in questo caso si tratta di un brano quasi blues, lento, nero, marcio, sadico e cinico, ottimo sigillo ad un album forse non fondamentale, ma che va preso per quello che è, e cioè un divertissement, che già solo per la concentrazione di mostri sacri al suo interno andrebbe acquistato. E dato che ogni brano ha una formazione diversa, penso sia necessario l’elenco qui di seguito per permettervi di seguire ed apprezzare al meglio ogni singola performance…

The Last Vampire:
Narration: Sir Christopher Lee
Keyboards and Sound Design: Johnny Depp, Bob Ezrin and Justin Cortelyou
Raise The Dead:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Johnny Depp, Tommy Henriksen, Bruce Witkin
Drums: Glenn Sobel
Bass: Bruce Witkin
Background Vocals: Alice Cooper, Tommy Henriksen, Bob Ezrin
My Generation:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Johnny Depp, Tommy Henriksen
Bass: Bruce Witkin
Drums: Zak Starkey
Background Vocals: Tommy Henriksen,
Whole Lotta Love:
Vocals: Brian Johnson, Alice Cooper
Guitars: Joe Walsh, Johnny Depp,
Orianthi, Tommy Henriksen, Bruce Witkin
Harmonica: Alice Cooper
Drums: Zak Starkey
Bass: Kip Winger
Programming: Tommy Henriksen
Backing Vocals: Alice Cooper, Tommy Henriksen
I Got A Line:
Vocals: Alice Cooper, Perry Farrell
Guitars: Joe Walsh, Johnny Depp, Tommy Henriksen, Bruce Witkin
Drums: Abe Laboriel Jr.
Bass: Kip Winger
Background Vocals: Perry Farrell, Tommy Henriksen, Bob Ezrin
Five to One/Break On Through:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Robby Krieger, Johnny Depp, Tommy Henriksen
Drums: Abe Laboriel Jr.
Farfisa: Charlie Judge
Bass: Bruce Witkin
One/Jump Into The Fire:
Vocals: Alice Cooper, Perry Farrell
Guitars: Robby Krieger, Johnny Depp, Tommy Henriksen, Bruce Witkin
Drums: Dave Grohl
Bass: Bruce Witkin
Keyboard: Bob Ezrin, Bruce Witkin
Programming: Tommy Henriksen
Come And Get It:
Vocals: Paul McCartney, Alice Cooper
Guitars: Joe Perry, Johnny Depp
Piano: Paul McCartney
Drums: Abe Laboriel Jr.
Bass: Paul McCartney
Background Vocals: Johnny Depp, Alice Cooper, Abe Laboriel Jr., Bob Ezrin
Jeepster:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Joe Perry, Johnny Depp, Tommy Henriksen,
Drums: Glenn Sobel
Bass: Bruce Witkin
Programming: Tommy Henriksen
Background Vocals: Bob Ezrin
Cold Turkey:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Joe Perry, Johnny Depp, Tommy Henriksen
Drums: Glenn Sobel
Bass: Bruce Witkin
Programming: Tommy Henriksen
Background Vocals: Alice Cooper, Tommy Henriksen
Manic Depression:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Joe Walsh, Johnny Depp, Tommy Henriksen
Drums: Zak Starkey
Bass: Bruce Witkin
Piano: Bob Ezrin
Itchycoo Park:
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Johnny Depp, Tommy Henriksen
Drums: Glenn Sobel
Bass: Bruce Witkin
Programming: Tommy Henriksen
Background Vocals: Alice Cooper, Tommy Henriksen, Bob Ezrin
School’s Out / Another Brick In The Wall pt.2:
Vocals: Alice Cooper, Brian Johnson
Guitar: Slash, Joe Perry, Johnny Depp, Tommy Henriksen, Bruce Witkin
Drums: Neal Smith
Bass: Dennis Dunaway
Background Vocals: Kip Winger, Bob Ezrin
Dead Drunk Friends:
(Johnny Depp, Bruce Witkin, Tommy Henriksen, Alice Cooper, Bob Ezrin)
Vocals: Alice Cooper
Guitars: Johnny Depp, Bruce Witkin
Drums: Glenn Sobel
Programming: Tommy Henriksen
Bass: Bruce Witkin
Piano: Bruce Witkin, Bob Ezrin
Background Vocals: Alice Cooper, Johnny Depp, Tommy Henriksen, Bruce Witkin, Bob Ezrin
Recensione a cura di Roberto Alfieri

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 set 2015 alle 18:49

Come sempre, bravo Rob :-) Disco che ritengo adatto per un ascolto tranquillo in macchina o come sottofondo ad una birra. Strappa un sorriso, fa tenere il tempo con le dita, intrattiene insomma. Poi muore lì, ma è anche giusto così, di grosse pretese non ce ne sono.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.