Lectern - Fratricidal Concelebration

Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:31 min.
Etichetta:Sliptrick Records

Tracklist

  1. FRATRICIDAL CONCELEBRATION
  2. LABIAL OF INVEIGHER
  3. GENUFLECT FOR BAPTISMAL TRANSUBSTANTIATION
  4. FALSIFIER BRIBED IN DESANCTIFICATION
  5. PULPIT OF TORMENTATION
  6. LORDLESS
  7. DEIGN OF CEREMONIER
  8. GOLGOTHANEAN
  9. LIBIDINAL TABERNACLES

Line up

  • Fabio Bava: vocals, bass
  • Enrico Romano: guitars
  • Marco Valentine: drums
  • Pietro Sabato. guitars

Voto medio utenti

Nonostante possa essere scambiato per un debut, "Fratricidal Concelebration" non è che il risultato di ben sedici di attesa per i capitolini Lectern, quartetto dedito ad un death metal old school tutto Cannibal Corpse e Deicide dei primi dischi, il tutto condito non solamente da tanti cambi di tempo, stop 'n' go e furiosi blastbeats, ma anche da un'aura malevola di grande effetto che pervade tutto il disco, donata anche da ottimi assoli in stile Morbid Angel dei bei tempi, non quelle parodie che negli ultimi anni ci stanno proponendo dei lavori ben oltre la soglia del ridicolo.

La voce è in perfetto growl e scorrendo la lista della line up non ci stupiamo di trovare una "faccia" nota come quella di Fabio Bava, anche al basso, che già abbiamo avuto modo di ammirare negli ultimi tre lustri con Perfidy Biblical, Chthonian Nemeton e Corpsefucking Art tra gli altri. La produzione è al bacio e veramente ci siamo trovati, durante l'ascolto del disco, ad essere coinvolti dal death metal efferato dei nostri: a dir la verità avremmo preferito meno tecnica, presente in gran quantità, e più spontaneità ed aggressività. Non che quest'ultima manchi, ma spesso le band dotate tecnicamente si beano della propria bravura, ed è questo che spesso si ha la percezione di avvertire da parte dei Lectern, un uso eccessivo dell'auto compiacimento, data la particolarità (la stramberia? il fuori contesto? per noi sì) delle soluzioni proposte, siano adesso degli assoli, siano adesso delle contorte ritmiche, quando cacofoniche quando semplicemente non funzionali ad un brano death metal.

Peccato che quest'anima esageratamente istrionica non sia stata confinata maggiormente, perchè dove i Lectern si mettono a suonare "semplicemente" death metal il risultato non è strabiliante ma di sicuro di enorme e positivo effetto.

Gli amanti della tradizione come il sottoscritto troveranno un ottimo disco rovinato da troppa "sboronaggine" ma in ogni caso molto gradevole, mentre gli amanti della tecnica nell'estremo probabilmente ne saranno ancora più soddisfatti.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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