Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:52 min.
Etichetta:Svart Records

Tracklist

  1. PALE PRETENDER
  2. BACKBONE
  3. ACTS
  4. THE DEAD LAYER
  5. LOST PRAYER
  6. BREASTS OF MOTHERS
  7. GREY LIGHT
  8. GHOSTWRITTEN
  9. OLD SOULS
  10. DAM'S LAIR ROAD

Line up

  • Jani Ala Hukkala: vocals
  • Tero Holopainen: guitar
  • Markus Myllykangas: guitar
  • Arto Karvonen: keyboards
  • Juho Niemelä: bass
  • Ariel Björklund: drums

Voto medio utenti

Febbraio duemilaquindici: non sto per dirvi cose carine.
Sappiatelo.
Saranno i silos zeppi di antibiotici influenzanti,
sarà il Nord, sarà la febbre (che come manifestazione entropica dissipa rabbie remote),
sarà Bill Viola che ci aveva detto di non mescolarlo con gli Editors,
sarà che vi aspettate di leggere che i Callisto dopo anni pubblicano blablà e invece trovate
un'indeterminata sequenza di frasi smollate con forza.

Questo album va ascoltato prima di ogni lettura.
Forza, andate...

Dove siete rimasti?
Cosa vi ha riportati qui?

Questo album non vi può piacere in due casi:
se siete colti in materia di post, prog e cose raffinate
se siete freschi di similarità pompate con Verderflex VF32
-
Questo album vi può piacere in due casi:
se siete spiritualmente colti di prog metal soave tendente al rock
se siete felici dopo gli ascolti simili (Crosses, Pelican)

Questo album, non può e può piacervi, se decidete di buttare le frasi appena lette e quelle che vi verranno in mente.

Fate spazio in "mansarda"
//
gettate lontano il vecchio che vi ancora a negativi cerebellari.
(Oltre i campi elettromagnetici, oltre i cancelli di Battiato... Oltre l'oltre)

Vuoti dalle aspettative,
vuoti dalle narici che giocano con l'aria per annusare il prossimo cadavere concettuale.
Vuotate. Svuotate il vuoto.

Questo album vi piacerà solo se sapete mettere su una mano
"Songs from the ocean floor",
sull'altra "Six degrees da disappear in su"
appaiati in preghiera i suddetti: se da Voi emerge una melodia imprescindibile che urta i vestiti e si proietta sui muri...
togliete i muri.
Lasciate che i vostri spazi li dissolvano.
Soprattutto quelli che al tetto proseguono...

Non avete impresso il vuoto?
Ottimo (!) ! (!)

La memoria è una modificazione della mente che inneschiamo per paura:
Obliamoci. Siete disgustati e come se non bastasse vi piacevano tantissimo i Dredg?
Peccato stavate aprendovi. Tanto.

Ci sono alcuni passaggi a metà album e nella coda finale che non sarebbero dovuti finire su un lavoro così bello e facile

Voto sette a patto che siano Gurdjieffiane
Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.