Arvas - Black Satanic Mysticism

Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:47 min.
Etichetta:Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum

Tracklist

  1. INTRO
  2. FLAMES OF BLACK
  3. BEHOLDER OF DEMONS
  4. REDEMPTION BLACK
  5. FAITH OF NEGATRON
  6. FOLLOW THE RAVEN
  7. CONSUMER OF FILTH
  8. PATH TO THE FIRES OF HELL
  9. STARLIGHT ECLIPSE
  10. SUMMONING
  11. CALL OF THE ABYSS
  12. OUTRO

Line up

  • V-Rex : Guitars
  • Stürm : Rhythm Guitars
  • Kvalvaag: Bass
  • Snuff X : Drums
  • Hexzaldre: Vocals

Voto medio utenti

Sebbene quello degli Arvas non sia uno dei nomi più conosciuti nel panorama black metal norvegese, va ricordato che il gruppo, invece, è tra i prime movers della scena essendo nato nel lontano 1993 con il nome di Örth ed avendo composto il primo lavoro, "Nocturno Inferno", già nel 1996 senza però pubblicarlo per vicende varie che in questa sede poco ci interessano.
Sta di fatto che V-Rex, chitarrista e leader del gruppo, è un musicista di comprovata esperienza e che il nuovo "Black Satanic Mysticism", rilasciato dalla nostrana ATMF e terzo album dei Nostri, un classico platter di puro black metal suonato con attitudine e rispondente a tutti i canoni del genere.
Parliamo, è bene sottolinearlo, di black metal dei tempi andati, di una musica, cioè, che non si è piegata alla evoluzione del settore ma che ancora guarda a Hellhammer, Celtic Frost ed ai conterranei Carpathian Forest quali ispiratori di un suono freddo, diretto, poco prodotto e tagliente come lame ghiacciate.
La componente thrash, soprattutto nel riffing, è la caratteristica peculiare dell'album, così come le sue strutture semplici e senza fronzoli, sulla quale gli Arvas costruiscono canzoni feroci, sottilmente melodiche in certi arrangiamenti, e "nordiche" fino al midollo.
Il gruppo di Bergen non è portavoce, dunque, di una proposta originale: lo scream esasperato, le trame dissonanti, un certo spirito rock'n'roll, sono tutti elementi già sperimentati ampiamente da decine di gruppi, ma "Black Satanic Mysticism" resta in ogni caso un ascolto piacevole per chi si nutre di queste sonorità piuttosto old style e non guarda alle derive più moderne del metallo nero.
Tra l'altro, pur peccando in personalità, va sottolineato che brani come "Redemption Black", dalle partiture epiche, e la distruttiva "Flames of Black", che a me ha ricordato i Gorgoroth del periodo "Incipit Satan", sono delle autentiche perle oscure e, come tali, degne di far parte della collezione delle persone con anima nera.
Concludendo, se volete avere una visione completa della Norvegia più oscura, vi consiglio di dare un ascolto agli Arvas: lo meritano.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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