Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:42 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. WOLF IN MY HEART
  2. HOLY ROLLER
  3. OUT OF THE CITY
  4. VOLCANO GIRL
  5. TALES FROM THE CRYPT
  6. DIAMOND
  7. INTO THE WILD
  8. GRAVITY
  9. HIGH AND DRY
  10. WAITING FOR THE NIGHT
  11. BOY WONDER

Line up

  • Toschie: vox
  • Ice Dale: guitar
  • Thomas Tofthagen: guitar
  • Kjetil Greve: drums
  • Espen Lien: bass

Voto medio utenti

Perfino uno devoto alla violenza sonora come me, ogni tanto, ha bisogne della sua dose di melodia spensierata e gli Audrey Horne capitano a fagiolo. La band norvegese è una delle poche che riesce ad esprimersi a buoni livelli, rimanendo in bilico su quel confine invisibile tra classic metal, hard rock sincero e canzoni orecchiabili, senza scadere nella commercialità esasperata tipica di chi vuole apparire.

Oggi siamo davanti a Pure Heavy ed alla sua copertina scintillante di cromature, quinto album di questi cinque ragazzi che, già dal titolo, mostra la volontà di irrobustire la propria proposta e dare un seguito più roccioso al pur buonissimo predecessore di appena un anno fa.
Dopo un primo pezzo non particolarmente brillante, la seconda Holy Roller, sulle note di un bel riff dal sapore classic metal, comincia a far decollare il disco che prosegue con una perfetta alternanza tra brani melodici come Out of The City, cori intrisi di chitarre maideniane di Volcano Girl e cose più scanzonate e cantereccie come Tales From The Crypt ed il suo ritmo da Rock 'n' Roll di Gary Glitter. Dopo la breve Diamond, ballad sentita in cui spunta qualche tastiera, si torna all'hard rock stradaiolo di Into the Wild, passando per High and Dry (no, non c'entra nulla con Def Leppard o Radiohead), arrivando quindi a Waiting for the Nigh, up tempo bello carico ma orecchiabile, intriso di un tocco di malinconia, che rappresenta per chi scrive l'apice del disco, assieme alla conclusiva Boy Wonder ed i suoi sei minuti di classe pura.
Un disco riuscito, maggiormente ispirato alla NWOBHM dei precedenti, con suoni estremamente puliti ed una produzione "leggera" e precisa, che non vuole appesantire i brani ma lasciarli scorrere e fare alzare il volume.

Chi è in cerca di canzoni facili da assimilare, belle melodie, ma non per questo banali, può trovare negli Audrey Horne un buon sottofondo per un giro in macchina o una birra con amici, sono un'ottima compagnia.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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