Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Autoprodotto
Distribuzione:Kick Agency

Tracklist

  1. THREE TIME SIX
  2. VIOLENT ATTITUDE
  3. MY WORLD
  4. HOUSE OF PAIN
  5. NEW BLOOD
  6. BESTOWER OF DEATH
  7. SUNK INTO HATE COMPLETE
  8. DECLARATION OF WAR
  9. INFERNO INC.

Line up

  • Max Serafino: vocals, guitars
  • Marcello Zappatore: guitars
  • Fernando Conte: bass
  • Dario Congedo: drums

Voto medio utenti

Devastante. Già un titolo come "Inferno Inc." lasciarebbe ben pochi margini di dubbio, è poi lo spirito dei Kiss Of Death a sbatterti in faccia la realtà: qui si pesta.

Rispetto al passato la voce di Max Serafino si è fatta decisamente più cattiva, spesso e volentieri su tonalità screaming, come si può ascoltare sin dall'opener "Three Time Six". La seguente "Violent Attitude" è una canzone massiccia, con qualcosa dei Kreator, che stupisce a livello di assolo, con la chitarra del bravo Marcello Zappatore a tirar fuori suoni acidissimi. Si continua a pestare con la slayerana "My World" e la successiva "House of Pain", quest'ultima dal taglio maggiormente scandinavo. Un sound sempre frenetico, in grado di spaziare ed assorbire diversi aspetti del Metal: Thrash, Death, Black ed anche 'Core o Crossover. Su tutto la personalità e la convinzione che i Kiss Of Death dimostrano di avere acquisito negli anni. Alle sonorità più "moderne" si può accostare sopratutto "New Blood", che per il suo groove coinvolgente, le ritmiche spezzate ed alcuni effetti alle voci, attenua una corsa che era sembrata finora inarrestabile. Tranquilli, si riparte a correre ed a pestare subito dopo, con la thrashettona "Bestower of Death". Davvero degna di nota la porzione strumentale posta all'inizio di "Sunk into Hate Complete" (e qui ci risento i Kreator), con ancora in evidenza la chitarra di Zappatore, ben sorretta dalla sezione ritmica, composta da Fernando Conte e Dario Congedo, i quali spingono come dei dannati pure su "Declaration of War" e sulla conclusiva titletrack.

Unico appunto che si può fare ai Kiss Of Death è qualche imprecisione nell'interpretazione vocale, credo dovuta ad una foga talvolta eccessiva (vedi "Declaration of War"), ed alla necessità di affinare ulteriormente le diverse soluzioni sonore che propongono. Pecche davvero di facile risoluzione, magari con l'aiuto di un produttore esperto e smaliziato.

Spiace tuttavia vedere che un gruppo attivo da 10 anni, durante i quali ha sempre fatto delle buone cose, per poter realizzare il secondo album (il primo è stato "Stronger Than Before" del 2000) sia dovuto nuovamente ricorrere all'autoproduzione.

Ed a questo non vedo alcuna risposta razionale...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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