Insomnium - Shadows of the Dying Sun

Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:57 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. THE PRIMEVAL DARK
  2. WHILE WE SLEEP
  3. REVELATION
  4. BLACK HEART REBELLION
  5. LOSE TO NIGHT
  6. COLLAPSING WORDS
  7. THE RIVER
  8. EPHEMERAL
  9. THE PROMETHEAN SONG
  10. SHADOWS OF THE DYING SUN

Line up

  • Markus Hirvonen: drums
  • Markus Vanhala: guitars
  • Niilo Sevanen: harsh vocals, bass
  • Ville Friman: guitars, clean vocals

Voto medio utenti

"One life, one chance, all ephemeral"


Penso di aver ascoltato questa frase almeno un centinaio di volte nell'ultimo mese, il periodo in cui ho avuto la possibilità di ascoltare questo nuovo disco degli Insomnium. Mi sono preso il mio tempo, l'ho apprezzato, ne ho goduto, ho cercato il più possibile di eviscerarlo e dargli il valore che merita, né più né meno.

E "Shadows of the Dying Sun", sesto studio album della band finlandese, ha un valore enorme. Nel panorama melodic death odierno, a livello mondiale, esistono poche band come gli Insomnium, sotto tutti i punti di vista e questo nuovo disco ne è la testimonianza più chiara.
Il disco riparte esattamente dove i finlandesi ci avevano lasciato col precedente, meraviglioso "One For Sorrow", fin dalla copertina: gli uccelli in volo nella copertina del suddetto disco si riuniscono attorno a un sole oscuro, in un simbolismo che ben racconta il disco che "ricopre".
Un disco oscuro, con meno aperture elettroniche rispetto al passato, molto più cupo nelle atmosfere già di per sé gelide del suo predecessore, scandinave fino al midollo in un parallelismo coi lavori dei Sentenced che già mi era sfuggito nella recensione di qualche anno fa.
Mi piace davvero parecchio immaginare gli Insomnium come una versione melodeath della fu band di Ville Laihiala perchè, pur nelle differenze meramente stilistiche e di sound, nel modo di comporre e di scrivere le canzoni c'è qualcosa che le accomuna in maniera netta. Le atmosfere sono così simili da confondersi e il piacere di ascoltare i brani di "Shadows of the Dying Sun" è comparabile al piacere di ascoltare un "Cold White Light" qualsiasi.
Poi gli Insomnium ci mettono il carico da 90, picchiano come disgraziati e sfornano piccole gemme death come "Black Heart Rebellion", ma pur sempre con un'anima intrisa di nostalgica melanconia, in un connubio da brividi.
E anche quando lasciano maggior spazio alla melodia, come in "Collapsing Words", i finlandesi riescono a riempire il brano con passaggi da pelle d'oca, con un uso sempre strepitoso delle tastiere e un equilibrio perfetto tra le parti in clean dell'ottimo Ville Friman e la splendida, graffiante, strepitosa voce di Niilo Sevänen, ribadisco uno dei migliori growl attualmente in circolazione assieme a quello di Tomi Joutsen degli Amorphis.
Ed è proprio con gli Amorphis, soprattutto quelli degli ultimi 2 album, che il parallelismo si fa più pressante, sia per la sopracitata abilità dei due frontmen sia per il coesistere delle melodie con un'aggressività fuori dal comune.
Gioiello in questo senso è "Ephemeral", canzone che sto ascoltando a nastro ormai da settimane e che si è insediata nella mia testa in maniera incredibilmente incisiva. Un brano pazzesco, sicuramente il pezzo più bello che io abbia ascoltato finora in questo 2014 e senza dubbio il migliore mai scritto dagli Insomnium, esempio cristallino di una classe immensa e di un livello di songwriting che ha ormai raggiunto l'eccellenza. Una di quelle canzoni che da sole valgono il prezzo di un album.

Un album peraltro già meraviglioso di per sé che, purtroppo, non riesce a mio modestissimo parere a eguagliare il suo predecessore. Sia chiaro, siamo di fronte a una gemma rara nel panorama metal mondiale e a un serio candidato alla Top10 del 2014, ma globalmente "Shadows of the Dying Sun" non è riuscito a darmi le stesse emozioni di "One For Sorrow", pur con briciole di differenza.
Ma se la qualità è davvero così alta, chissenefrega delle briciole.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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Inserito il 19 mag 2014 alle 00:30

Dritto nella top ten di fine anno. Gruppo spettacolare.

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