Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:45 min.
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. ASINUM CHORUM
  3. DER ESELSKÖNIG
  4. SATURNALIA
  5. LUX HODIE
  6. RHOSLESE
  7. UNSERE NACHT
  8. SIRIA
  9. GREGIS PASTOR TITYRUS
  10. PAR DEUS
  11. ORIENTIS PARTIBUS
  12. BRIESEL OCCULTUM
  13. ZIEH MIT MIR

Line up

  • Mike "Teufel" Paulenz: bagpipe, lead vocals
  • Der Zwilling: bass guitar, bagpipe
  • Thrymr: bagpipe, shawm
  • Pyro: bagpipe, shawm
  • Shumon: percussion, keyboard
  • Oually: percussion, key drum, electronic drums, riesentara, keyboard
  • Martin Ukrasvan: guitar, backing vocals, bagpipe, tromba marina

Voto medio utenti

I Tanzwut sono una band storica, che in patria occupa un posto di rilievo nel panorama rock-metal nazionale. Nel nostro paese invece il combo tedesco non è un granché noto, nonostante sforni musica orecchiabile, anche inoltrabile al pubblico al di fuori dell'ambiente metallico. Formatisi nel 1998 come side-project dei Corvus Corax, formazione di menestrelli appartenenti al genere neo-medieval, propongono un misto di Neue Deutsche Härte (detto anche tanzmetal o dance metal, termine coniato dopo la release dell'album Herzeleid dei Rammstein, consistente in un crossover fra rock, alternative, groove misto di elementi di elettronica e techno; peculiarità è il cantato in lingua tedesca) e medieval metal. I Tanzwut hanno sino ad ora sfornato sette album da studio, un live e diversi singoli. Caratteristica da sottolineare è il grande impianto che sta dietro alle esibizioni dal vivo, come ad esempio la scenografia, i costumi e le coreografie, il tutto rigorosamente medieval style. Non si parla di coreografie a caso, visto che il nome stesso della band significa "furia della danza". Il gruppo tedesco, per chi ha potuto ascoltare gli album precedenti, non è stato immobile su un singolo genere, ha sperimentato anche oltre, dirigendosi verso l'industrial. Difatti, prima di far partire la musica, ci si aspetta di trovarsi di fronte all'ennesimo clone dei Rammstein, ma non è così, anche se, a dir la verità, nel lungo percorso ci si sono avvicinati. Ciò che ha diversificato i Tanzwut dai compatrioti è stato appunto l'uso di strumenti notoriamente di matrice medieval, come le cornamuse e la ciaramella, oltre a tutto quello che è stato elencato in precedenza.
Arrivando a questo nuovo Eselsmesse (titolo che ricorda molto il pagan, per non germanofoni Esel significa asino, mentre Messe è fiera, mostra oppure Messa) si può affermare che l'elemento medievale abbia oramai preso il sopravvento su tutto il resto, passando da un folk metal ad un quasi totale folk. Essenzialmente sono prevalentemente rimasti gli strumenti medievali e sono stati pressoché esclusi quelli moderni. La musica è un ben strutturato insieme acustico di cornamuse e percussioni, che riportano indietro nel tempo, alle feste del Medioevo. Come nota personale, verificabile da chiunque abbia assistito allo stesso spettacolo, posso aggiungere che durante feste di rievocazione storica nei paesi germanici si può ascoltare musica molto simile a quella presente in quest'album. Questa volta non sarà effettuata una recensione track-by-track, perché sarebbe alquanto inutile e ridondante. Prima di tutto è necessario sottolineare che ai più Eselsmesse sembrerà inevitabilmente noioso e, nonostante io dia i consigli solitamente alla fine, l'ascolto è consigliato unicamente ai patiti della musica e dell'atmosfera medievale, che troveranno un disco adatto ai loro gusti.
Dopo una giullaresca Intro, le danze iniziano con Asinum Chorum, traccia che riassume tutto ciò che è stato detto in precedenza. Una canzone acustica, dominata dagli strumenti medievali, senza voce ad interferire con la musica. La seguente Der Eselskönig, forse la più eterogenea dell'album, presenta il cantato in tedesco e una ritmica più marcata. La quarta traccia, Saturnalia, è una delle composizioni migliori dell'album. Una tanzlied movimentata e saltellante. Da nominare inoltre la diversa Unsere Nacht, con un cantato sia femminile che maschile di stile folkloristico, l'orientaleggiante Siria e la misteriosa Par Deus.
In conclusione, l'album è ben scritto e suonato, anche se si è molto lontani dal Metal. Eselsmesse farà la felicità del patito del Medioevo e sicuramente assistere ad una riproposizione live della musica da parte dei Tanzwut deve essere veramente divertente. Il giudizio è unicamente ristretto, non potrebbe essere altrimenti, al genere proposto.

Video di Unsere Nacht

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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