Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:48 min.
Etichetta:Talheim Records

Tracklist

  1. THE NIGHT-WIND
  2. HER VIVIEN EYES
  3. THE WIND OF WINTER
  4. THE WOOD WATER
  5. ROSE LEAVES WHEN THE ROSE IS DEAD - PART I

Line up

  • Rasmus : bass
  • Sander : drums
  • Ingwar : vocals, guitars, programming

Voto medio utenti

Inquietante, sconcertante, disturbante … Pochissime altre volte mi sono trovato di fronte ad un album di tale portata emozionale, sarà perché non mi aspettavo niente di particolare e il fattore sorpresa ha ingigantito ancor di più la qualità della proposta, ma sinceramente quello che ho potuto ascoltare in questi terrificanti 48 minuti di pura alienazione musicale mi hanno riconciliato con il concetto di arte e mi hanno confermato, se mai ce ne fosse bisogno, quanto l’ispirazione possa molto più della tecnica … I Thou Shell Of Death provengono dall’Estonia e nella loro musica si riflette la storia martoriata della loro terra che, tra occupazioni e stermini, ha ritrovato la sua vera e totale indipendenza solo nel 1991. Per andare sul sicuro la Tralheim li definisce come l’incrocio tra Skepticism, Nortt, Xasthur … Vero, innegabile c’è di tutto un po’ , a me hanno fatto subito pensare al perfetto incrocio tra Void Of Silence e Urna, trip vero. L’ambientazione di tutto l'album è greve e pesante, in “The Night-Wind” e “The Wood Water” si respira affannosamente debilitati da una disturbante e rutilante sensazione di morte solleticata da una malevola melodia che segna profondamente i due brani. Sinistri, inquietanti e nerissimi. Impossibile non lasciarsi coinvolgere in questo mantra maledetto. Brividi e spasmi. A questo punto il più è fatto una volta entrati in “collegamento” con il feeling dell’album sarà impossibile volerne uscire … Veramente ottimo il lavoro in fase di arrangiamento e ambientazione fatto con dei sinth “all’antica” usati bene, evil and dark, che vanno a timbrare profondamente le atmosfere di tutto l’album . “The Wind Of Winter” ne beneficia in tal senso con una prova maniacale, sempre sotto a tessere trame, senza dimenticare la forte spinta di fondo. Inevitabile che in qualche momento si pensi a qualcuno di molto vicino ai TSOD, ma la spettrale performance “occulta” in compagnia dei pionieri del funeral doom, i finlandesi Skepticism andata in scena nell'infestato monastero di Padise, non può essere una cosa per tutti … Capacità superiori e un gusto per il lugubre più “digeribile” , i TSOD marchiano uno degli album più intensi e sinistri del genere. Spero che gli amanti di queste sonorità non perdano l’opportunità di godere del candore diabolico che permea tutta l’arte dei TSOD e chi vuole avvicinarsi a queste sonorità non potrà che farlo alla grande, nella maniera più semplice, perché della miglior specie. Io me lo sono comprato e mi fa compagnia da parecchio tempo, visto che in effetti è uscito lo scorso anno, ma i canali promozionali non sono stati troppo “reattivi” , poco male perché l’album si pubblicizza da solo, “Sepulchral Silence” è quello che dovrebbe essere un “cold atmospheric/ ambient Black metal” album , freddo, ossessivamente ripetitivo, opprimente, retrò nel sound e nella qualità dell’ispirazione, un album in cui perdersi dentro … Paranoic drownin’ black metal!

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