Copertina 7

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2004
Durata:38 min.
Etichetta:Karmageddon Media
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. RAPTURE
  2. CONFLICT
  3. WHERE NOTHING WAS LEFT
  4. FALLOUT
  5. DISTRESS
  6. DREAMSCAPE
  7. A WANDERS STAR

Line up

  • Siavosh Bigonah: vocals
  • Jari Lindholm: guitars, vocals
  • Daniel Albertsson: guitars
  • Mikael Brunkvist: bass
  • Ehsan Kalantarpour: keyboards
  • Daniel Beckam: keyboards (live)
  • Ted Larsson: drums, percussion

Voto medio utenti

Qualcuno di voi ha nostalgia dei Katatonia del periodo "Brave murder day"? Beh, la mia sensazione è che ci siano in giro diverse persone che hanno amato alla follia quell'album, e in generale un po' tutte le prime cose fatte da Blackheim e compagni, per cui non dovrebbero essere pochi neanche coloro ai quali potrebbe interessare questo "Fallout"... Il disco in questione è il debut di una band che si è formata solo nel 2001 e che guarda caso arriva proprio dalla Svezia, ma d'altronde non poteva essere altrimenti visto che difficilmente questo tipo di sonorità è stato proposto da gruppi provenienti da altri paesi. Il bello è che gli Slumber non sembrano affatto dei principianti, anzi il loro lavoro fa pensare a una formazione molto matura ed esperta, che sa benissimo come comporre brani di grande impatto emotivo. In generale direi che le sette tracce contenute nel cd sono molto belle, infatti una volta che si è finito di ascoltarle viene subito la voglia di premere di nuovo il tasto "Play" dello stereo per sentirle ancora, e questa è una cosa che capita abbastanza di rado (almeno nel mio caso...). Come dicevo all'inizio il sound della band è decisamente "katatonico", ma prende anche parecchi spunti da quello degli Opeth, soprattutto per ciò che riguarda le vocals. Le canzoni sono sempre abbastanza "tirate" ma danno anche grandissimo spazio alla melodia, che non a caso è l'elemento più caratterizzante di ognuna di esse. A questo proposito devo dire che le parti di chitarra e tastiere sono a dir poco eccellenti e che in fase compositiva gli Slumber hanno lavorato davvero bene, curando tutti i dettagli in maniera scrupolosa. Il risultato di questo loro grande impegno è piuttosto palese, difatti la musica che ci propongono è di ottima qualità dal punto di vista formale, ma ha anche un fascino particolare dovuto alla contrapposizione tra atmosfere malinconiche e vocals ultra-aggressive. Non ci sono quindi critiche particolari che posso muovere nei confronti di questi pezzi, se non quella che non sono molto originali (ma almeno gli Slumber hanno cercato di inserirvi qualche elemento che li differenzia un po' da quelli delle formazioni a cui si ispirano, vedi ad esempio i cori in stile "symphonic metal"...). Un gruppo da seguire con attenzione insomma, che ha centrato il bersaglio al primissimo colpo...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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