Malleus Maleficarum - Des Bibles, Des Hymnes, Des Icones...

Copertina 5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:47 min.
Etichetta:Oaken Shield
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. DES BIBLES, DES HYMNES, DES ICÔNES...
  2. LA CHAMBRE DES SOUILLURES
  3. NEURASTHÉNIA
  4. SOUFFRE EN SILENCE
  5. IGNORANCE ENIVRANTE
  6. INTERLUDE
  7. AGONIE
  8. LA CITÉ DES HURLEMENTS MUETS
  9. BALLET MORTUAIRE
  10. ESPOIR PERDU

Line up

  • Mastema: vocals
  • Tamas: guitars
  • Ahriman: bass
  • S. Nergal: drums

Voto medio utenti

Non basta essere francesi, e buttarsi nella mischia sfruttando un buon momento per il metal estremo nel proprio paese. E non è neanche sufficiente fare leva sul nichilismo più totale, o su tematiche legate all'auto-distruzione per riuscire ad emergere in un periodo costellato da numerose uscite, la maggior parte di basso livello. I Malleus Maleficarum ci provano, cercando di fare tesoro della loro esperienza sporcando un buon black metal non troppo originale con il death degli esordi... l'unione a volte funziona a volte no, ma nella maggior parte delle situazioni è la sensazione di già sentito a bloccare la crescita delle canzoni. Giusto per farvi capire, gli unici interventi che mi hanno colpito profondamente sono urla agghiaccianti che il vocalist lascia uscire in maniera incontrollata in vari punti dell'album... un pò sulla falsariga di alcuni gruppi oltranzisti svedesi. I ragazzi arrivano dal death, e si sente: le velocità restano spesso alte, e in questo modo si omologano le composizioni rovinando anche quei pochi spunti che sarebbero potuti essere interessanti. Ed infatti sono i pochi momenti in cui la band si decide a rallentare i tempi a mostrarci che comunque i Malleus Maleficarum ci sanno fare... una traccia mostra anche un arpeggio di chitarra dalla discreta personalità. Niente per cui valga la pena di strapparsi i capelli, ma visto che stiamo giudicando un lavoro decisamente mediocre ogni cosa può spingere a portare il lavoro verso la sufficienza. Purtroppo le note positive si fermano qui, e non c'è proprio nient'altro da aggiungere. Posso solo dire che la scena estrema francese ha dimostrato di essere fatta di tutt'altra pasta con gruppi che negli ultimi anni hanno sfornato dischi di tutto rispetto... i Malleus Maleficarum dovranno lavorare ancora molto per potersi ritenere all'altezza dei loro compaesani.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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