Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:27 min.
Etichetta:Black Path

Tracklist

  1. SUDDEN IMPACT
  2. JUDGEMENT AND PUNISHMENT
  3. MACHINE INVADERS
  4. BLESSED AND CURSED
  5. INFURIATOR
  6. BLACK PATH

Line up

  • Oscar Carlquist: vocals, guitars
  • Harry Granroth: guitars
  • Daniel Johansson: guitars
  • Leif Larsson: bass
  • Morgan Pettersson: drums

Voto medio utenti

Nulla da dire: l'effetto "Sudden Impact" non solo è improvviso, ma è di fatto sorprendente. Questi cinque svedesi (da Gothenburg) al loro debutto su un mini CD di 6 pezzi, ti mettono davvero con le spalle al muro. Non si può che parlare di Heavy Metal, quello incontaminato, diretto, con pochi fronzoli.

- Tastiere e cori pomposi? Non ce ne sono!
- Voci femminili e aperture sinfoniche? Nemmeno!
- Growl, screaming vocals ed ammiccamenti ai Depeche Mode? Figuriamoci!!
- Spade che cozzano, invocazioni magiche o cori zuccherosi? Banditi!


Qui troviamo solo del sano Heavy Metal, senza compromessi, un sound assolutamente priestiano e comunque con chiari riferimenti alla N.W.O.B.H.M. ed ai gruppi che le furono fedeli nel tempo.
Avete presente i Wolf, altro gruppo svedese che ha ottenuto numerosi consensi con una scelta simile? Beh... i RAM a questi loro cugini mettono letteralmente la museruola. Lo dimostrano ampiamente un mid tempo roccioso e gradevolemente demodè come "Blessed And Cursed", o una "Infuriator" con quei riff ed assoli dall'impronta priestiana. I brani che però prediligo sono l'opener "Sudden Impact", che letteralmente converte in musica il concetto espresso nel titolo, e l'ancor più cattiva "Machine Invaders". Gli unici limiti del gruppo sono in un drumming non particolararmente fantasioso (vedi "Black Path") e qualche difficoltà da parte di Oscar Carlquist nel raggiugere le note più alte. Per il resto sfoderano un'ottima prestazione, davvero convincente. Questo MCD è stato realizzato l'anno scorso e recentemente ne è uscita anche una versione in vinile, che per l'occasione è stata arricchita dalla cover di un brano dei Black Sabbath: "Disturbing the Priest", in origine su "Born Again" (1983). Nel frattempo i RAM hanno continuato a lavorare su brani nuovi che dovrebbero andare - ma non vedo come potrebbe essere altrimenti - su un prossimo debutto alla lunga distanza. A loro favore anche una discreta attività live che li ha portati ad esempio ad aprire per Blaze ed a partecipare a diversi Festival in Svezia ed in Germania.

Un gruppo da tenere d'occhio.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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