Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:70 min.
Etichetta:Avenue Of Allies
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. EVERYTIME YOU TOUCH MY HEART (DUET WITH NICK WORKMAN)
  2. THE WAY YOU FEEL INSIDE (DUET WITH MOON CALHOUN)
  3. SHINING LIGHT (DUET WITH DAVID FORBES)
  4. JUST TAKE MY HAND (DUET WITH GUI OLIVER)
  5. CLOSE YOUR EYES (DUET WITH MICHELE LUPPI)
  6. STILL DREAMIN' (DUET WITH THOMAS LASSAR)
  7. THE SOUND OF YOUR HEART (DUET WITH ALESSANDRO DEL VECCHIO)
  8. EVERYBODY'S BROKEN (DUET WITH JOSH ZIGHETTI)
  9. THE ANSWER WAS YOU (DUET WITH BENTE SMAAVIK)
  10. RUN AWAY (DUET WITH JESSE GALANTE)
  11. THROUGH THE STARS (DUET WITH STEFANO LIONETTI)
  12. ENDLESS FLAME (DUET WITH HENRIK LAUNBJERG)
  13. BRING MY LIFE BACK (DUET WITH KIMMO BLOM)
  14. LEAVE A LIGHT ON (DUET WITH AURë – EUROPEAN BONUS TRACK)

Line up

  • Davide "Dave Rox" Barbieri: vocals, keyboards
  • Pierpaolo "Zorro11" Monti: drums, percussion
  • Amos Monti: bass
  • Jeff Paris: guest on backing vocals
  • Michael Carrata: guest on backing vocals
  • Franco Campanella: guest on backing vocals
  • Tomas Borgogna: guest on backing vocals
  • Sven Larsson: guest on guitar
  • Peter Friestedt: guest on guitar
  • Roberto Priori: guest on guitar
  • Mario Percudani: guest on guitar
  • Stefano Lionetti: guest on guitar
  • Mario Manzani: guest on guitar
  • Steve De Biasi: guest on guitar
  • Stefano Zeni: guest on guitar
  • Tom Martin: guest on guitar
  • Andrea Lanza: guest on guitar
  • Carmine Martone: guest on guitar
  • Matteo Serra: guest on guitar
  • James Martin: guest on keyboards
  • Alessandro Del Vecchio: guest on keyboards
  • Boris Matakovic: guest on sax

Voto medio utenti

Da dove iniziare a commentare quest’album dei Charming Grace? Dal misto di aspettativa e scetticismo che alimenta inevitabilmente il concetto stesso di all-star band? Dall’orgoglio che si prova sapendo che un progetto del genere ha una solida matrice italiana? Dal confronto con i favolosi Shining Line, con i quali i nostri condividono intenzioni e parte dei protagonisti?
Soluzioni tutte valide, risultanti da suggestioni fondate e giustificate, tuttavia ritengo che in fondo la cosa più importante da dire immediatamente sia che il gruppo(ne) concepito da Davide “Dave Rox” Barbieri, Pierpaolo “Zorro 11″ Monti e Amos Monti è un altro esempio straordinario di come la passione e il talento siano più forti di ogni difficoltà e di qualunque condizionamento e rappresentino un “motore” strepitoso per superare qualsiasi sfida.
Come accennato, i precedenti erano al tempo stesso impegnativi e rassicuranti, eppure il termine “gruppo” usato qualche riga fa non è casuale: non vi è alcun dubbio, infatti, che questo dischetto ottico appaia come il lavoro meticoloso di una band e non come una serie di canzoni costruite precipuamente su collaborazioni “eccellenti”, in cui la tecnica finisce per colmare piccole carenze d’ispirazione.
Sarà anche per la scelta, vincente, di mantenere una voce “guida” e di affiancarla di volta in volta ad altri prestigiosissimi interpreti (una bella prova di carisma per Davide “Dave Rox” Barbieri, del resto già abituato ai confronti “onerosi” con i suoi Wheels Of Fire …) curando in maniera davvero esemplare gli accostamenti, ma “Charming Grace” si rivela fin dal primo ascolto con le sembianze di un prezioso tassello di cui ogni collezione “raffinata” non può fare a meno, un’opera armonica che risplende di luce intensa, una ventata di aria fresca che gonfia i polmoni e approvvigiona di ossigeno cuore e cervello, un disco senza un attimo di “vero” cedimento, che vive della sua globalità e non di singoli episodi (e penso sia il complimento più grande per un prodotto di questo tipo!).
Ed è per questa ragione che sciorinare le prestazioni degli ospiti, fornendo indicazioni dettagliate su ogni specifico brano è in questa sede, nonostante il fascino intrinseco della questione, abbastanza superfluo e inutilmente didascalico … sarà necessario riferire, invece, di un programma pieno di “belle canzoni”, in cui magnifici musicisti svolgono al meglio il loro compito di “traduttori emozionali” di un processo che inizia dalla stesura delle note sul pentagramma e si conclude con quei brividi endorfinici sperimentabili ad ogni ascolto.
Mi limiterò, dunque, a segnalare alcuni momenti capaci di distinguersi anche in un contesto così pregno di classe ed intensità, lasciando che sia lo chic-rocker a godere di ogni istante del Cd, approfondendo tramite il suo ricco booklet i gustosi particolari del personale esecutivo che hanno fattivamente contribuito a realizzarlo.
Cominciamo da “Shining light”, prima di tutto perché trovare un brano maggiormente avvincente di questo, non sarà impresa facile neppure nell’abbiente panorama adulto contemporaneo e poi perché il ritorno alla “vita artistica” di un mito come David Forbes (dei Boulevard, per i “distratti” …) non è cosa da poter passare “inosservata”, passiamo a “Everytime you touch my heart” e "Close your eyes”, che meritano anch’esse una citazione speciale per un vibrante “spirito radiofonico” reso irresistibile dai sublimi duetti vocali (con Workman e Luppi, rispettivamente), continuiamo con "Still dreamin'” e "Bring my life back” (egregia prova di Kimmo Blom, in un pezzo che potrebbe piacere “addirittura” ai fans dei Simply Red …) d’impressionante caratura emozionale, menzioniamo pure la brezza benefica di “The way you feel inside” e la granulosa spigliatezza di "Run away” e terminiamo con “Through the stars”, capace di dosare melodia e sensibilità (guarda caso …) alla maniera dei Lionville.
Due buone cover, “Everybody's broken” (di Bon Jovi) e “Leave a light on” (di Belinda Carlisle … attenzione ad Aurë … una cantante da monitorare rigorosamente), che riescono nell’intento di fornire una replica sufficientemente “personale” senza far rimpiangere gli originali, completano un quadro estremamente affascinante, nobilitato da arrangiamenti irreprensibili e in cui anche la “cornice” della resa sonora concede il suo proficuo apporto.
Non rimane che ribadire la necessità di aggiungere “Charming grace” alla propria “pinacoteca” discografica e manifestare un auspicio, quello di avere la possibilità di sperimentare “dal vivo” le sue eccezionali prerogative … un’illusione? Forse, ma, in fondo, non sembrava tale anche l’idea che l’AOR tricolore potesse conquistare appetibilità e credibilità internazionale? Mai smettere di “sognare” e di “crederci”, guys
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.