Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ASCHE
  2. UNTERTAN
  3. FEUER
  4. CARNEVAL
  5. INFERNO
  6. ABGESANG
  7. KINDERSPIEL
  8. SCHLANGE
  9. BLUT
  10. ABWARTS
  11. SOMMERNACHT

Line up

  • Rico: vocals
  • Ulli: vocals, drums
  • Jens: guitars
  • Susanne: flute, clarinet
  • Jörg: bass
  • Dirk: flute, crumhorn, shawm

Voto medio utenti

I Morgenstern hanno molto in comune con i propri connazionali In Extremo, sopratutto nel cercare di combinare sonorità medioevali a quelle Heavy Metal. Grande sfoggio quindi di strumenti "d'epoca", flauto, oboe, clarinetto, e corni antichi, mentre le parti cantate vengono affrontate esclusivamente in tedesco. Il cantante principale del gruppo, Rico, non delude ma non va mai oltre all'ordinario, si incappa in qualche novità sull'interessante "Carneval", dove su un bell'arpeggio di chitarra sopraggiunge la voce di un ospite femminile, che si occupa in toto del cantato di questa canzone. Rispetto ad altri "cugini" (ad esempio i Subway To Sally o i ben più elettronici Tanzwut) che si sono adoperati su sonorità simili, i Morgenstern mostrano una maggior compattezza a livello compositivo ed esecutivo. Per i meno avezzi a questo genere di proposta potrebbe anche essere l'occasione per entrarvi in sintonia con maggior facilità, ma gli preferisco di gran lunga l'irrequietezza e la fantasia degli In Extremo, con i quali il paragone si accentua, ad esempio, con "Inferno", episodio piuttosto "cattivo" che si segnala assieme alla già citata "Carneval" come uno degli episodi migliori del CD.
La sensazione che emerge da questo "Fuego", quarto album per un gruppo che sin dagli esordi si è legato alla Napalm Records, è che i Morgenstern abbiano tenuto l'approccio contrario a quello degli In Extremo, e che partiti da radici Heavy Metal si siano fatti poi contagiare dall'interesse per la musica folk e medioevale. Ma i Morgenstern non rinunciano nemmeno a qualche occhiata al mondo moderno, ad esempio con "Abwarts", traccia dai ritmi cadenzati e quasi marziali (e l'idioma germanico in questo aiuta sicuramente) mentre le chitarre tratteggiano sonorità arabeggianti, riprese anche sulla successiva "Sommernacht", dall'ambientazione folk ed intimista.
"Fuego" è un album in grado di farsi apprezzare da coloro che cercano qualcosa di meno consueto (ma lo vedo particolarmente adatto al palato dei fruitori tedeschi), senza tuttavia arrivare a mostrare la verve od il dinamismo dei migliori In Extremo e nemmeno la marzialità dei Rammstein.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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