Già i varesini Bastard Saints c'hanno messo 15 anni di carriera per pubblicare il loro primo disco, se poi ci mettiamo anche del nostro per ritardarli ulteriormente allora siamo freschi!

Esce a fine 2012 questo "The Shape of My Will", debut full length dei Bastard Saints (dopo qualche split album, demo e compilation), quartetto dedito ad un brutal death/grind che vede la loro pubblicazione grazie alla The Spew Records, divisione estrema della nostrana Punishment 18, ma in realtà c'è stato un ulteriore lasso di tempo sprecato, dato che il disco è stato originariamente registrato nel 2008 e dato alle stampe solamente 4 anni dopo.

Tutta questa fatica, queste perdite di tempo, questi imprevisti, sono valsi a qualcosa?
Beh, indubbiamente l'ascolto del disco (per chi è predisposto al genere, ovviamente) regala una mezz'ora abbondante di musica estrema suonata con tutti i crismi, grande perizia tecnica, velocità elevatissima ed anche una certa varietà, dato che si inframezzano blastbeats furiosi in salsa grind con breakdowns bestiali super brutal, a cui la voce dell'indemoniato Andrea Marino si plasma a perfezione, modulandosi dallo scream al grugnito più animalesco.
Tuttavia al termine di "The Shape of My Will" ci rimane ben poco in mano e nella testa: un disco ben eseguito ma che non riesce e non riuscirà a lasciare a lungo una traccia concreta, non tanto per le colpe della band, navigata e preparatissima, quanto a causa di un limite intrinseco di un genere che ormai da decenni ha già detto e scritto tutto quello che c'era da dire.

In ogni caso siamo di fronte ad un lavoro che è curato in maniera palese ed oggettiva nei minimi dettagli e che non potrà deludere chi è interessato a tali sonorità, mostrando in maniera netta il grande potenziale e specialmente la grande esperienza dei Bastard Saints maturata in tutti questi anni di militanza. Decisamente superiori al 90% delle uscite del genere.