Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:50 min.
Etichetta:Temple Of Noise
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. BURIED ALIVE
  2. THE EXECUTION
  3. PIERCING EVIL
  4. PAY YOUR GLORY
  5. REIGN OF PAIN
  6. ...IN SALEM
  7. RISING HELL
  8. DON'T BRAKE
  9. THE TIME WARP
  10. SOUL'S CRY
  11. TWO MONTHS SLEEP

Line up

  • Roberto Di Leo: vocals
  • Davide Scala: guitars
  • Marcello Nardo: guitars
  • Francesco Grieco: bass
  • Dan Scala: drums

Voto medio utenti

Non so se a Roma, possa esistere una "vera" Bay Area... mah, forse bisogna allontanarsi dalla città, verso il Lido di Ostia o Fiumicino. Ad ogni modo nella capitale il virus del thrash metal ha attecchito e pare pure bene. Eppoi non si tratta di uno di quei virus sintetici, creati in laboratorio, qui è entrato in azione un virus latente che dopo anni di incubazione ha dovuto solo aspettare i musicisti giusti, così dopo gli Enemynside arrivano al disco anche i Rainspawn. Suppongo che i Temple Of Noise siano un ambiente ideale per questo "virus" dato che entrambi i gruppi succitati vi hanno inciso il loro album, per farlo poi uscire proprio per l'etichetta nata da questi studi.
Dopo un primo periodo d'attività come cover band, i Rainspawn hanno deciso di dedicarsi a brani propri, optando per una lega metallica composta da Thrash e Power, incidendo nel 2000 un primo (ed unico) demo, "Messenger Of Death", che ai tempi ottenne buoni riscontri. Prima di arrivare a "No Escape" non sono mancati cambiamenti nella formazione, tra cui quello importante del cantante. Di conseguenza si sono spostate anche le loro coordinate musicale, ed i Rainspawn hanno perso per strada anche le influenze Power. Rimane il Thrash, ed in abbondanza. Te lo sbatte in piena faccia "Buried Alive": ritmica e voce alla Nuclear Assault ed un andazzo generale che mi ricorda i canadesi Sacrifice. Facile invece pensare ai Megadeth con la successiva "The Execution", ma Mustaine non è mai stato così grezzo e sgraziato. "Piercing Evil" prende l'abbrivio partendo da lontano, poi è facile andare a pensare ai grossi nomi della Bay Area, ed in diversi passaggi vocali del convincente Roberto "The Sheriff" Di Leo, sembra davvero di riascoltare Dave Mustaine. Con l'andamento vizioso di "Pay Your Glory" si ha la definitiva conferma di come i Megadeth abbiano un ruolo importante nel songwriting del gruppo romano, una pesante influenza soprattutto per quanto riguarda i riffs le melodie, mentre per le ritmiche, i break spaccaossa e gli stop-and-go, il riferimento va ai gruppi più thrashettoni. Se qualcuno ricordasse gli Xentrix, immagini questo gruppo inglese dopo avergli sostituito dal DNA i Metallica con i Megadeth. Nonostante il trattamento che è riservato a "Time Warp", è impossibile non riconoscervi uno dei momenti più celebri del "Rocky Horror Picture Show". Una cover energica e tutto sommato divertente, dove troviamo come ospiti Cristiano Borchi, cantante dei loro concittadini Stromlord ed il produttore del disco, Christian Ice. Dopo la strumentale "Soul's Cry", con basso e chitarre in grande spolvero, chiude l'album "Two Months Sleep", molto bella. Partenza sofferta e poi via veloce, una volata tirata delle chitarre di Davide Scala e Marcello Nardo, in grado di fugare alcuni dubbi che ancora avevo nei confronti dei Rainspawn. Praticamente posso trovar da ridire solo sulla copertina, orribile e che - scusate il paragone - mi sa di Nuclear Assault dei poveri! Per di più stona con un booklet completo e ottimamente curato. Ovviamente questo particolare non influisce sulla mia valutazione, ma con la spietata concorrenza che vige al giorno d'oggi, una buona copertina non è più solo un dettaglio.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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