Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:116 min.
Etichetta:Steamhammer Records

Tracklist

  1. CD1:
  2. THE MASTERPLAN
  3. BLACKENED DAWN (LIVE)
  4. RULERS OF THE MIND
  5. A TOUCH OF BLESSING
  6. FROZEN
  7. FOR EVERY TEAR THAT FALLS (LIVE)
  8. MORE THAN EVER
  9. BLINDED
  10. FAITH RESTORED
  11. THESE SCARS
  12. BROKEN WINGS
  13. WORDS MEAN NOTHING
  14. WRONG (LIVE UNPLUGGED)
  15. CD2:
  16. THE GREAT DECEIVER
  17. MONDAY MORNING APOCALYPSE
  18. WRONG
  19. WAKING UP BLIND (LIVE)
  20. SOLITUDE WITHIN
  21. RECREATION DAY
  22. STILL IN THE WATER
  23. LEAVE IT BEHIND US
  24. FEAR
  25. WHEN THE WALLS GO DOWN (LIVE)
  26. FROZEN (LIVE UNPLUGGED)

Line up

  • Tom S. Englund: vocals, guitars
  • Rikard Zander: keyboards
  • Johan Niemann: bass
  • Hannes van Dahl: drums
  • Marcus Jidell: guitars

Voto medio utenti

17 anni di carriera non son certo pochi, soprattutto se vissuti sulla cresta dell'onda, anche se mai propriamente su quella più alta. 17 anni appunto e 8 dischi che tra alti e bassi hanno scritto una storia decisamente importante per il prog europeo, quella degli Evergrey del mastermind Tom S. Englund, ormai unico sopravvissuto della line-up che nel 1995 a Goteborg diede inizio a tutto.

E questo doppio disco è una raccolta di tutto quello che di buono la band ha partorito in questi 17 anni di onorata carriera, scelta oculatamente per bilanciare il vecchio corso con il nuovo: si va infatti da disco d'esordio "The Dark Discovery" al capolavoro "Recreation Day", passando per il pur ottimo "In Search of Truth" fino ad arrivare all'ultimo "Glorious Collision", in realtà non così glorioso come il titolo lascerebbe trasparire.
La sensazione globale ascoltando questo "best of" è infatti di netto stacco tra le canzoni degli ultimi 3 dischi e quelle dei primi 5, con un ammorbidimento del sound che ha portato la band a sfaldarsi e disunirsi sia dal punto di vista musicale sia da quello umano. E tutti questi cambi di line-up non hanno sicuramente fatto bene alla macchina Evergrey, che fino a "The Inner Circle" del 2004 era riuscita a partorire un disco più bello dell'altro.
Inutile stare troppo a parlare delle canzoni: un fan degli Evergrey non ne ha certo bisogno, le conosce tutte a menadito a partire dalla splendida "The Masterplan", non a caso scelta come prima del disco, passando per "Blinded", "The Great Deceiver" e la title-track dal succitato capolavoro "Recreation Day". Il problema appunto soggiunge quando a partire sono "Wrong" o "Fear", assolutamente non in grado di competere con le bellezze del passato.

Insomma "A Decade and a Half" è un giustissimo tributo a una delle prog band più importanti del nuovo millennio, forse un po' troppo sottovalutata ma il cui nome rimarrà sicuramente impresso nelle menti degli appassionati. Con la speranza che la storia continui e magari torni sui binari dell'eccellenza tracciati nella prima decade di vita.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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