Copertina 9

Info

Past
Anno di uscita:1989
Durata:29 min.
Etichetta:Necrosis Records

Tracklist

  1. THE STENCH OF BURNING DEATH
  2. EATEN ALIVE
  3. ACID BATH
  4. SLAUGHTER OF THE INNOCENT
  5. DECOMPOSED
  6. RADIATION SICKNESS
  7. SPLATTERED CADAVERS
  8. FESTERING BOILS
  9. PESTILENT DECAY
  10. CREMATORIUM
  11. DRIVEN TO INSANITY
  12. SIX FEET UNDER
  13. BODILY DISMEMBERMENT
  14. REPULSION
  15. THE LURKING FEAR
  16. BLACK BREATH
  17. MAGGOTS IN YOUR COFFIN
  18. HORRIFIED

Line up

  • Scott Carlson: Vocals, Bass
  • Aaron Freeman: Guitars
  • Dave "Grave" Hollingshead: Drums
  • Matt Olivo: Guitars

Voto medio utenti

A fianco di Napalm Death, Carcass e Terrorizer, gli americani Repulsion rappresentano una delle formazioni più influenti circa lo sviluppo del grindcore, e se vogliamo anche una delle più sfortunate: nato originariamente sotto il nome Tempter, poi cambiato in Genocide, il gruppo propone inizialmente cover di Iron Maiden e GBH per poi orientarsi su un metal maggiormente influenzato dagli Hellhammer. Nei primi anni di attività sono molti i cambi di lineup, come anche sono molte le difficoltà che il gruppo formato dal cantante Scott Carlson, i chitarristi Matt Olivo e Matt Diffin, il bassista Sean MacDonald e il batterista James Auten incontra lungo il suo cammino, dovute soprattutto ad una scena metal ancora sonnolenta se non assente e da una proposta musicale su cui nessuna etichetta sembra disposta a scommettere: definiti da molti come la prima band grindcore, i Repulsion infatti propongono un marasma sonoro ancora molto debitore alla scena hardcore punk, ma suonato con una ferocia ed una velocità per l'epoca inaudite, dove il basso iperdistorto e le chitarre graffianti che vengono letteralmente violentate dalla coppia Olivo/Diffin rincorrono una batteria parossistica al massimo, tra blastbeat e tirate in pieno stile hardcore. La voce sgraziata di Carlson completa il macello sonoro, declamando liriche ispirate ai film splatter di cui i membri del gruppo erano grandi fagocitatori, e alle tematiche apocalittiche tanto care a band come i Discharge. Il primo demo del gruppo "Violent Death" riscuote grandi consensi all'interno del ricettivo circuito del tape trading, e consente ai Repulsion di esibirsi dal vivo ed aprire perfino per Slayer, D.R.I. e C.O.C., ma pare non riscuotere le stesse attenzioni dalle etichette, che snobbano completamente la band. Nel maggio del 1996 il gruppo muta nome da Genocide a Repulsion e incide per soli 300 $ il loro primo LP "Slaughter Of The Innocent", che subito trova grande approvazione tra i tapetraders dell'epoca. Tuttavia, il continuo disinteresse da parte della label e l'abbandono del batterista James Auten, sostituito per breve tempo da Tom Puro, porteranno la band allo scioglimento pochi mesi più tardi. Tuttavia il nome Repulsion aveva lasciato un segno indelebile nella storia della musica estrema, seppure nella sua brevissima esistenza, tanto che nel 1989 Bill Steer e Jeff Walker dei Carcass decidono di ristampare il disco, ribattezzato "Horrified", per la loro label Necrosis, una sottoetichetta della Earache Records che all'epoca era attivissima e che ben presto avrebbe fatto conoscere al mondo il fenomeno death metal.
Come accaduto anche per i Terrorizer, il giusto riconoscimento della loro importanza e del loro apporto alla nascita del grind (portato al successo da Napalm Death e Carcass) è arrivato con qualche anno di ritardo quando ormai la band era sciolta. Ciò nonostante, il valore storico dei Repulsion e l'influenza che "Horrified" ha avuto e continua ad avere su moltissime formazioni sono ormai comprovati e rendono merito a una formazione che forse ha avuto solamente la sfortuna di essere troppo avanti per il tempo e di non aver trovato un ambiente fertile e pronto a dare spazio alla loro proposta estrema.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 31 ago 2017 alle 09:19

Un album grindcore pubblicato nel 1986 e circa perbene nel 1989.Le sue canzoni sono contagiose, abrasive e infuse con spirito malvagio e assurdità. Se non l'hai comprato dovresti procurarti una copia. Anche Marissa Martinez se ne innamorò. Una musica che amava da quando era adolescente. Navigava in cattive acque nella sua San Francisco ma vita autentica quando supera i pregiudizi e la paura tuffandosi nel mondo dei Repulsion(Marissa Martinez non è solo un post-Repulsion).Potrebbe essere solo una delle persone più coraggiose che suonano musica estrema o la loro musa nascosta(Non era sposata all'epoca ma successivamente il suo matrimonio fallì)

Inserito il 28 set 2012 alle 21:26

Si in effetti erano troppo avanti per i tempi, cmq un grande album ke è un vero concentrato di finezze, lirike e sonore

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