Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2012
Durata:49 min.
Etichetta:Metal Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. RUN FOR COVER
  2. UNHOLY RITES
  3. FIGHT
  4. LESSONS IN EVIL
  5. IN SILENCE
  6. NO ONE WILL LISTEN
  7. HIGHER GROUND
  8. LISTEN TO REASON
  9. ENTER THE NIGHT
  10. HOUSE OF PAIN

Line up

  • Michael Vescera: vocals
  • Torben Enevoldsen: guitars, bass, keyboards
  • Dennis Hansen: drums

Voto medio utenti

Secondo disco targato Fatal Force per il virtuoso e polivalente guitar-hero Torben Enevoldsen, reduce dalla recente militanza nei Fate e titolare di un curriculum vitae di tutto rispetto (Decoy, Section A, Acacia Avenue, …).
Rispetto al debutto è necessario rilevare le importanti defezioni di Daniel Flores e Mats Leven, ma non si affliggano gli estimatori del gruppo … i nuovi Dennis Hansen e, soprattutto, Michael Vescera (Obsession, Loudness, Yngwie Malmsteen, …) garantiscono la necessaria affidabilità e la continuità con il “passato”, per un lavoro all’insegna del più classico dei metalli melodici, sviluppato sostanzialmente sulla venerabile direttrice Rainbow, Sabbath, Judas Priest e Rising Force, con qualche intromissione di Queensryche-iana memoria (in particolare per certe inflessioni timbriche di marca Tate-esque del buon Vescera …).
Che cosa può offrire, dunque, “Unholy rites”, che non abbiano già elargito non solo quei modelli fondamentali ma quantità enormi di loro epigoni più o meno ispirati (da Impellitteri ai Fifth Angel, dagli At Vance ai Driver, da Axel Rudi Pell ai Primal Fear … e l’elenco sarebbe davvero pressoché interminabile …)?
Nulla, in realtà, e tuttavia quest’affermazione così perentoria non esclude la legittimità di un prodotto fatalmente piuttosto competente e ben congeniato, che non vi sconvolgerà l’esistenza né per originalità (e questo è scontato …) e né per una particolare forma di vitalità espressiva, pur lasciandosi ascoltare con piacere per il gusto con cui suoni intramontabili vengono riproposti senza scadere nel risibile plagio o nell’intollerabile manierismo.
Il copione è così ampiamente rispettato … dal bel riffone ombroso di “Run ror cover” si passa con disinvoltura alle melodie leggermente più ariose della title-track e di "Lessons in evil”, all’anthemismo (magnifico anglicismo eh …) raffinato di “Fight” o ancora alla power-ballad dagli esiti controversi “No one will listen”, mentre chi cerca sensazioni maggiormente tiranniche, epiche e caliginose potrà affidarsi a “Listen to reason”, “Enter the night” e “House of pain” (assai godibile!), rilevando complessivamente la qualità della chitarra funambolica e adeguatamente sensibile di Enevoldsen e la sua discreta verve come compositore.
Un albo assolutamente decoroso, dunque, che interesserà principalmente i die-hard fans (?!?) dei Fatal Force e i melodic metal addicted all’ultimo stadio … per tutti gli altri il suggerimento è di preventivamente guardarsi attorno … sono sicuro che le alternative (magari anche più) valide e plausibili non mancano.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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