Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:51 min.
Etichetta:My kingdome Music

Tracklist

  1. 1188-1230
  2. HELMàNTICA
  3. VETTONIA
  4. VAQUEIRADA'L BAITSE
  5. CONCEYU
  6. YIA FATU A TIERRA
  7. PRAMOSèU
  8. PURTIELLU DE LA LIALTà
  9. LIBACIòN NU ALBORECER
  10. XOTA CHACONEADA
  11. MIRòBRIGA
  12. FAYèU DE SUENOS

Line up

  • Eric montejo: Vocals
  • Nandu Prieto: guitars, bass, drums and percussion, keys, bagpipe, hurdy-gurdy, speech
  • Curto: liva bass
  • Belial Bàez: live guitars

Voto medio utenti

Sarà capitato certamente anche a voi di ascoltare un disco con sonorità di una regione lontana ed aver voglia di partire e di andare a visitare il luogo e le tradizioni legato ad esso.Yìa De Nuesu è una fotografia. Una cartolina dalla regione spagnola di Leon ai confini con il Portogallo. Le suggestioni create dagli Llvme sono pennellate che invece di colore lasciano tracce di pagan, doom, folk e black, miscelati con coerenza ed incanto. Nelle loro canzoni sono riscontrabili influenze che vanno dai Primordial ai Negura Bunget, dai Moonspeel ai My Dying Bride senza mai cadere però nella copiatura fine a se stessa. Gli Llvme hanno un anima legata profondamente alle radici della propria terra, e riescono a mettere in musica questo legame in maniera chiara e coerente.
Il disco missato da Daniel Cardoso, tastierista in sede live per gli Anathema presso gli Ultrasounds Studios, si apre con 1188-1230, (durata del regno di Alfonso VIII di Leon), dove momenti più black si alternano a parti doom, conditi con una splendido stacco di violino su un arpeggio di chitarra classica e dalla voce di Ana Sanabria. Seguono l’incalzante Helmantica e la ritmata Vettonia, aperta dai suoni di una cornamusa ed accompagnata per tutta la durata dal violino.
Con Vaqueirada’l Baitse, cantata da Marisa del gruppo folk Son Del Cardel, arriva il primo pezzo che da quella particolarità folk ed intimistica all’album. Conceyu è la canzone più doom del disco, con forti richiami ai My Dying Bride di As The Flowers Winter. La conturbante Yia Fatu A Tierra, seguita da Pramosèu è uno stacco quasi danzante che sfocia in Purtiellu De La Lialtà. Libaciòn Nu Alborecer è accompagnata da un organo che da profondità alla canzone fino alla sfuriata black del finale. Le cornamuse di Xota Chaconeada ci introducono alla terremotante Miròbriga ed al suo violino inquietante ed impazzito.
Fayèu De Suenos con un dolcissimo pianoforte, rumore di pioggia e cinguettii di uccelli conclude Yia De Nuesu. Aggressiva e mai fuori luogo la voce del nuovo cantante Eric Montejo, ottima la prova del fondatore e polistrumentista Nandu Prieto. A mio avviso un disco che scorre all’ascolto nonostante le differenze stilistiche nella proposta del gruppo, a mio avviso un piccolo gioiello.
Recensione a cura di Ivan D’Ulisse

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