Archgoat - Heavenly Vulva (Christ's Last Rites)

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:16 min.
Etichetta:Debemur Morti Productions

Tracklist

  1. INTRO
  2. BLESSED VULVA
  3. PENETRATOR OF THE SECOND TEMPLE
  4. GODDESS OF THE ABYSS OF GRAVES
  5. DAY OF CLOUDS
  6. PASSAGE TO MILLENNIAL DARKNESS

Line up

  • Lord Angelslayer: Bass, Vocals
  • Ritual Butcher: Guitars
  • Sinisterror: Drums

Voto medio utenti

Più ignoranti che mai tornano i finlandesi Archgoat.
"Heavenly Vulva (Christ's Last Rites)", titolo di una finezza estrema, è un EP di sei pezzi, in realtà cinque più una intro, che ci offre, come sempre, un rozzissimo black metal marcio fino al midollo e scevro da qualunque abbellimento.
Gli Archgoat,, attivi sin dal lontano 1989, si inseriscono nel filone di band come Blasphemy o Beherit e lo fanno in modo molto convincente.
La loro musica infatti, per quanto becera, si lascia ascoltare e può certamente soddisfare i palati dei più intransigenti tra di voi.
I brani di questo nuovo lavoro presentano anche alcune "novità" rispetto al passato: in "Blessed Vulva", titolo di una finezza estrema parte 2, ascoltiamo, ad esempio, dei sulfurei rallentamenti in cui il tappeto di tastiere sa creare un'atmosfera molto mistica, "Penetraror of the Second Temple", titolo di una finezza estrema parte 3, ci riserva assolo di chitarra tanto semplici quanto dannatamente efficaci.
In linea di massima i nostri hanno optato per un approcio più "ragionato" alla composizione, per quanto si possa parlare di ragione in una proposta estrema come questa, mettendo in mostra capacità insospettabili e di sicuro pregio.
Sulla parte strumentale, violenta e blasfema sia quando i tempi corrono a veocità folli, sia nei rallentamenti molto evocativi, come accade nell'ottima "Days of Clouds", si erge sovrana la voce da maiale scannato del singer Lord Angelslayer che, con il suo cantato di scuola brutal/grind, marchia a fuoco brani nei quali ci si sarebbe aspettati il solito scream urlato.
In conclusione "Heavenly Vulva (Christ's Last Rites)" è davvero un buon disco, soprattutto perchè sa essere blasfemo senza prendersi troppo sul serio, cosa rara di questi tempi.
Da supportare.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 feb 2012 alle 17:50

Vabbuò!

Inserito il 13 feb 2012 alle 15:30

supportate o sopportate?

Inserito il 11 feb 2012 alle 11:57

concordo. supportate il metal estremo fatto con convinzione, come quello degli archgoat! :-)

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