Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:45 min.
Etichetta:Crash Music Inc.

Tracklist

  1. FATHER'S SON
  2. HEADFIRST
  3. CROWD
  4. BEYOND PAST
  5. BLAME
  6. LOCKED
  7. MESSAGE ON THE FIST
  8. LAST MAN STANDING

Line up

  • Bayer: vocals
  • Kuba: guitars
  • Janek: guitars
  • Lucas: bass
  • Egon: drums

Voto medio utenti

Debut album per questa giovane formazione proveniente dalla Polonia, attiva dal 2000 e giunta sul mercato grazie all'appoggio della Crash Music, etichetta impegnata nella scoperta di nuovi talenti in ambito estremo. Gli Hedfirst si cimentano con un thrash metal moderno, con influenze in parte death, in parte nu metal, che ricordano a tratti gli ultimi Pantera così come gli ultimi Sepultura. Decisi quindi a percorrere senza troppe nostalgie un cammino musicale innovativo e moderno, i 5 ragazzi ci offrono un prodotto decisamente interessante, per la maggior parte incentrato su brani ritmati, per certi versi quasi crossover, anche se non mancano sprazzi più sostenuti e thrash nell'intenzione. In realtà non saprei se definire più thrash, più crossover o cos'altro questa formazione, ma sinceramente poco importa: quel che conta è che gli Hedfirst, al primo lavoro in studio, centrano per lo meno l'obiettivo di rendersi interessanti e gradevoli, anche a chi solitamente non va a nozze con un certo sound troppo d'avanguardia. Unico difetto forse l'eccessiva omogeneità dei pezzi, forse troppo simili l'un l'altro, quando una maggior ispirazione avrebbe reso più agevole l'ascolto dell'intero album che comunque si lascia apprezzare. Tra gli episodi migliori, "Crowd"e l'iniziale "Father's Son", mentre con lo scorrere delle tracce si perde un po' dell'entusiasmo iniziale, in particolare nella non proprio riuscita "ballad" "Message On The Fist", prima della chiusura lasciata ad una ghost track, "I Hate You" dei Verbal Abuse (la stessa che a loro tempo ripresero gli Slayer su Undisputed Attitude, per capirci).Ancora un po' di lavoro dunque per questa band che sembra comunque avere delle buone potenzialità per suscitare maggiori interesse e consensi.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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