Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:37 min.
Etichetta:Century Media Records
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. RAISE
  2. NEUTRALIZE THE THREAT
  3. TOTAL WAR
  4. 100-KILOTON BLAST
  5. COUNTERSTRIKE
  6. BY CONSCIENCE COMPELLED
  7. BLACK TALONS TEAR
  8. ASKARI
  9. THE ERADICATORS
  10. RAZE
  11. INTO A SEA OF STONE
  12. VOID

Line up

  • Karl Buechner: vocals
  • Scott Crouse: guitars
  • Erick Edwards: guitars
  • Ian "Bulldog" Edwards: bass
  • Dennis Merrick: drums

Voto medio utenti

Gli Earth Crisis sono al secondo full-length della loro nuova vita, cominciata nel 2007 con la pubblicazione di “To The Death”, dopo che nel 2001 si erano sciolti.
Il tempo per la band di Syracuse sembra non essere passato, la voglia di spaccare è sempre la stessa, e anche i canoni espressivi non sono mutati di un millimetro.
Potremmo parlare di metalcore, ma preferisco parlare di NY hardcore che si mischia al thrash metal, questo perché gli Earth Crisis non hanno più velleità moderniste, avendole trovate e perse con l’album “Slither” del 2000.
La premessa contiene in sé le coordinate per orientarsi circa l’acquisto di questo “Neutralize The Threat”, qui in versione limitata con due bonus track.
Se amate il genere e seguite la band, allora questo disco vi piacerà ed è sicuramente un acquisto consigliato, gli altri potrebbero pure astenersi.
Dico questo perché gli Earth Crisis sanno fare un’unica cosa, pestare come matti, in maniera incazzata e incazzosa, e sono dei fieri attentatori dei ostri padiglioni auricolari. Niente di più, niente di meno.
Danno il meglio nella parte centrale del disco, con bombe soniche che tengono fede al titolo, e parlo di “100 Kiloton Blast”, “Counterstrike”, “By Conscience Compelled” e, soprattutto, “Askari”, quest’ultima essendo un terremoto di magnitudo 10 concentrato in scarsi due minuti e mezzo di canzone.
In molti troveranno noioso e ripetitivo questo disco, ma gli Earth Crisis non hanno bisogno di essere innovativi e creativi, devono spaccare i culi e, con questo disco, lo fanno in maniera più che buona, con canzoni dirette, brevi, intense, che alternano groove e velocità. A me tanto basta. A voi?
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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