Copertina 9

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2010
Durata:70 min.
Etichetta:Earache Records

Tracklist

  1. SLAUGHTER OF THE SOUL
  2. COLD
  3. TERMINAL SPIRIT DISEASE
  4. RAPED BY THE LIGHT OF CHRIST
  5. UNDER A SERPENT SUN
  6. WINDOWS
  7. WORLD OF LIES
  8. THE BURNING DARKNESS
  9. THE SWARM
  10. FOREVER BLIND
  11. NAUSEA
  12. THE BEAUTIFUL WOUND
  13. UNTO OTHERS
  14. ALL LIFE ENDS
  15. NEED
  16. BLINDED BY FEAR
  17. SUICIDE NATION
  18. KINDCOME GONE

Line up

  • Tomas "Tompa" Linberg: vocals
  • Jonas Bjorler: bass
  • Ander Bjorler: guitars
  • Martin Larsonn: guitars
  • Adrian Erlandsson: drums

Voto medio utenti

Come per ogni discografia che si rispetti anche per gli At The Gates arriva la prova live. Purgatory Unleashed (da poco ripubblicato in accoppiata con la reissue di "Slaughter of the Soul") è la registrazione del concerto eseguito nell’edizione del festival di Wacken durante il tour di “reunion” che vide il gruppo svedese partecipare anche al nostro Gods of Metal nel 2008. Nonostante siano passati dodici anni dallo scioglimento questo disco ci ripresenta il gruppo in forma straordinaria. La scaletta formata da diciotto brani comprende quasi integralmente il magnifico Slaughter of the Soul, dal quale non vengono eseguite solo l’acustica “Into The Dead Sky” e l’outro “The Flames Of The End”. Dei precedenti album The Red in the Sky is Ours e With Fear I Kiss The Burning Darkness vengono estratti “solo” cinque brani , mentre dal mini Terminal Spirit Disease viene lasciata fuori solo “The Fevered Circle”. I suoni di questo disco sono perfetti nella loro ruvidezza. Tomas “Tompa” Lindberg è in forma smagliante nel suo cantato ricco di pathos, i fratelli Jonas e Ander Bjorler, basso e chitarra, insieme all’altro chitarrista Martin Larsonn impeccabili, mentre è un vero metronomo Adrian Erlandsson alla batteria. Se proprio si vuol trovare un difettuccio a questo disco è che la resa sonora dei brani estratti da “Slaughter Of The Soul” avendo una produzione ottimale su disco perdono un po’ nell’esecuzione dal vivo, ma ne guadagnano sicuramente in potenza e quindi il difettuccio si dilegua subito. Probabilmente la giusta considerazione per gli At The Gates è arrivata con un po’ di ritardo ma “Purgatory Unleashead” è la fotografia perfetta di cosa è stato capace il gruppo svedese in termini di songwriting, potenza ed influenza. Un bellissimo live, una grande performance per uno dei gruppi più importanti degli ultimi quindici anni.
Recensione a cura di Ivan D’Ulisse

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 gen 2012 alle 02:04

D'accordissimo su tutto!!! Una grandissima band ke nn ha ricevuto tutto quanto meritava e anzi ha ispirato tutta una generazione a venire... ke la generazione nn sia stata all'altezza dei maestri, beh questo proprio nn é colpa loro...

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