Finalmente sono tornati i Glacial Fear. La band calabrese ci aveva lasciati con l'ottimo "Fetish Parade" nell'ormai lontano 2000, poi c'è stata un'eclissi durata quattro anni e dovuta ai soliti problemi della vita di tutti i giorni. Il nuovo "Illmatic" ha tra le sue novità principali il nuovo cantante Giuseppe Pascale. Molto positiva la sua prova, vocalmente più brutale rispetto al suo predecessore. Per quel che riguarda il punto di vista compositivo, la base di partenza è rimasta quella collaudata di "Fetish Parade". Quindi ci troviamo di fronte ad un sound abbastanza moderno, con chiari rimandi ai Voivod, aperture melodiche stranianti dovute anche ai samples di Gianluca Molè (ottimo anche il suo lavoro alle chitarre, incisivo ed efficace) e un mood claustrofobico da apocalisse imminente. La differenza principale sta nel fatto che le songs sembrano essere più dirette ed incazzate, con un approccio più classico alle composizioni, ma non per questo meno efficiente o valido. Molto bello anche l'artwork, opera di Fabio Timpanaro già all'opera con Aborym, tra gli altri.
Tra le altre cose, la conclusiva “D.N.A. (Do Not Abuse)” è una strumentale elettronica, evocativa dell’immaginario musical/visuale che la band vuole ricreare. In definitiva questo minicd ci riconsegna una band viva e vitale, una band capace di suonare una forma alquanto personale di thrash “liquido” e trasversale, nel quale fanno capolino samples industrial e sfuriate hardcore. Sono certo che il prossimo full-lenght della band sarà il passo decisivo per questi ragazzi. E non vediamo l’ora.
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