Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:50 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MYSTERY OF TIME (INTRO)
  2. ANGEL OF DEATH
  3. TIME MACHINE
  4. WIND IN THE NIGHT (SHALOM)
  5. LOST IN THE DARKNESS
  6. THE DEMONS ARE CALLING
  7. WINGS OF FREEDOM
  8. DANCE IN THE STARLIGHT
  9. BATTLE OF POWER
  10. ALIVE
  11. GIMME YOUR BLOOD
  12. DON'T DRAG ME NOW

Line up

  • Berhard Weiss: vocals
  • Harry Oellers: keyboards
  • Guido Wehmeyer: guitars
  • Kuno Niemeyer: bass

Voto medio utenti

E' sempre bello vedere una band che, nonostante gli anni che passano, riesce a evolversi, senza tuttavia snaturare quello che è il suo sound. Gli Axxis sono un perfetto esempio di questa filosofia: sin dall'esordio, datato 1988, con il fantastico "Kingdom of the Night" il gruppo tedesco ha sempre puntato su un sound molto diretto, con chitarre taglienti e batteria quadrata e precisa, il tutto esaltato dalla particolarissima voce di Bernhard Weiss, vera e propria icona della band. Questo "Time Machine" non si discosta di molto da quelli che sono i capisaldi del sound del combo tedesco, e basta inserire il cd nel lettore per accorgersene: dopo una breve intro di vago sentore fantascientifico, la travolgente "Angel Of Death" apre le danze nel migliore dei modi, si tratta infatti di uno spettacolare up-tempo, molto orecchiabile (sarà infatti scelta come singolo apripista per l'album, assieme a "Wind in the Night), studiato apposta per far vedere sin dalle prime note del disco che gli Axxis non hanno nessuna intenzione di rammollirsi. Anche la title-track segue da vicino i classici stilemi del sound della band: riffoni granitici e batteria senza molti fronzoli, fanno da tappetto alle linee vocali, sempre molto melodiche ma mai noiose. Con la gia' citata "Wind in the Night (Shalom)" la band toglie il piede dall'acceleratore e mette im mostra il suo lato più tranquillo e melodico, con le molte lead che contribuiscono a creare una atmosfera quasi eterea che permea tutto il pezzo. Segue quello che, a parere del sottoscritto si aggiudica la palma di miglior canzone del lotto:"Lost in the Darkness" è uno spettacolo vero e proprio: song tiratissima con batteria "a manetta" (ma, ahimè, vagamente finta) e riff incredibilmente coinvolgenti incorniciati dalla solita, grandissima prestazione di Weiss dietro al microfono. Da segnalare anche "Wings of Freedom" e "Alive", due ballad molto classiche, ma non per questo noiose. La produzione è decisamente buona, con quel suono secco e tagliente che ha da sempre caratterizzato le fatiche discografiche della band, l'unica perplessità sono i suoni di batteria (in special modo cassa e rullante) che fanno pensare, in più di una occasione alla buona vecchia drum machine (ipotesi avvalorata anche dal fatto che sulla line-up ufficiale in calce al disco non è presente un batterista), e il volume, a volte leggermente esagerato, delle tastiere. Concludendo, gli Axxis sono tornati e non potevano farlo in un modo miglore di questo: la band ha infatti saputo confezionare un prodotto davvero coinvolgente e con tutte le carte in regola per ripetere il successo dei precedenti album.
Recensione a cura di Marco 'Magò' Colombo

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.