Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:54 min.
Etichetta:Lifeforce Records

Tracklist

  1. SO FAR AWAY (INTRO)
  2. DELIRIUM OF THE FALLEN
  3. INSIDIOUS
  4. WRAPPED IN DECEITFUL DREAMS
  5. HATE TURNS BLACK
  6. SHAM PIETY
  7. CLOAKED IN WOLF SKIN
  8. THIS WORLD IS COMING TO AN END
  9. UTMOST ENDS OF PAIN
  10. POIGNANT MEMORIES
  11. HUSH OF NIGHT
  12. POISONED PAWN
  13. SOLAR ECLIPSE (PRELUDE)
  14. SOLAR CORONA
  15. EMBLEM OF LIGHT (OUTRO)

Line up

  • Marios Iliopoulos: guitars
  • Johan Nunez: drums
  • Olof Morck: guitars
  • Antony Hamalainen: vocals
  • Anders Hammer: bass

Voto medio utenti

Cari amici vicini e lontani..


Avevamo lasciato i Nightrage qualche anno fa con “Wearing a Martyr’s Crown”, un gran bel disco di purissimo Swedish Death Metal, che ci aveva fatto ben sperare per un futuro roseo per questa band. Li ritroviamo due anni dopo con “Insidious” e fin dalle prime note è immediato rendersi conto di una cosa: la nostra previsione era più che esatta.

Il quinto disco dei Nightrage, che affondano le loro radici nell’ormai lontano 2000, è una bomba. Ha tutto quello che un moderno disco di death metal dovrebbe avere, anche qualcosa di più, date le importanti collaborazioni presenti, ad insaporire ancor di più un piatto già di per se prelibato.
Dopo 11 anni di onorata carriera e numerosi cambi di line-up, che non hanno praticamente mai permesso di realizzare due dischi di fila con gli stessi musicisti, scopriamo con piacere che stavolta gli uomini capitanati dal chitarrista e master mind Marios Iliopoulos sono gli stessi dell’ultimo lavoro, e questo non può che essere un ottimo punto di partenza, data l'innegabile qualità dello stesso.
Un gruppo eterogeneo, sia come coordinate musicali di provenienza sia come nazionalità, dato che a fianco del greco Iliopoulos troviamo il vocalist finlandese Antony Hamalainen, gli svedesi Olof Morck e Anders Hammer, rispettivamente chitarra e basso, e il belga di origini spagnole Johan Nunez alla batteria. Insomma, un bel pot-pourri multietnico, che riesce a travalicare le lingue e le culture per concretizzare un progetto importante come i Nightrage.
E “Insidious” è la punta di diamante di questo progetto, culmine di un processo di maturazione compositiva lungo 4 anni, che si mostra in tutta la sua bellezza fin dall’opener “So Far Away”, intro musicale adattissima a creare il mood giusto per affrontare tutti e 54 minuti che compongono il disco. Ecco, partiamo da questo per definire l’unica pecca del cd: l’eccessiva durata. 15 canzoni per quasi un’ora di musica sono davvero tante, perché pur essendo tutte di ottima qualità rischiano di scadere nella ripetitività, in particolare nell’ultima parte.
Ma è davvero un dettaglio di poco conto, perché le nostre orecchie saranno troppo concentrate a evitare di essere spazzate via dalla violenza e dall’aggressività di tracce come la title track “Insidious”, “Poisoned Pawn” o“Delirium of the Fallen”, traccia sulla quale fa la sua apparizione Tomas Lindberg, vera icona della scena di Goteborg con gli At the Gates prima e successivamente proprio con gli stessi Nightrage, coi quali ha inciso i primi due album. Lindberg che per inciso presta la sua voce su altre due tracce, “Sham Piety” e “This World is Coming to an End”, dove oltre a dare manforte Lindberg e Hamalainen arriva addirittura Apollo Papathanasio dei Firewind.
E quando davvero le nostre orecchie non ne potranno più di essere letteralmente bombardate, ecco arrivare in soccorso le sezioni più melodiche del disco, che non mancano di presentare altri piacevoli ospiti: sia sull’iniziale “Wrapped in Deceitful Dreams” che nella conclusiva e splendida “Solar Corona” troviamo infatti un altro membro dei Firewind, l’ormai celebre e oberatissimo di lavoro chitarrista Gus G., che della famiglia Nightrage aveva peraltro già fatto parte in passato. Oltre a Gus, sulle stesse canzoni possiamo ascoltare Tom Englund degli Evergrey, anche lui tra l'altro già sentito sull’album di debutto, la cui voce calda e avvolgente ben bilancia e stempera quella rabbiosa e incazzata di Hamalainen.

Cari amici vicini e lontani insomma, tornando a citare Nunzio Filogamo, che ben si prestano ad innalzare il livello qualitativo di un disco e di un gruppo che già di per se se la caverebbe alla grandissima. E cari amici vicini e lontani ora mi rivolgo a voi: comprate questo disco se siete dei nostalgici della vecchia e cara scena svedese, se non ne potete più di sentire più tastiere e elettronica che altro nei dischi degli In Flames e dei Children of Bodom, se non avete niente di meglio da fare. Insomma, fatelo vostro in ogni caso, i Nightrage meritano tutta l’attenzione del caso.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 ott 2011 alle 10:13

Allora per quando mi riguarda HH la risposta è: no. ma anche :però che male fa?. che è sempre no,ma un po' più argomentato.

Inserito il 08 ott 2011 alle 11:25

sempre il solito problema, disco pregievole, fine e di tradizione, come oggi ,sempre più, abbiamo bisogno, ma.. Ma davvero c'è bisogno di tante canzoni, che alla fine risultano una la copia dell'altra?....3 in meno e tutto perfetto... 6,5 per questo motivo!

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