Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:57 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HOLY
  2. RAIDERS & BEYOND
  3. METAL HEART
  4. DRUM SOLO
  5. FAST AS A SHARK
  6. PRINCESS OF THE DAWM
  7. RESTLESS AND WILD
  8. THUNDER IN THE TOWER
  9. HARD ATTACK
  10. BALLS TO THE WALL

Line up

  • Udo Dirkschneider: vocals
  • Stefan Kaufmann: guitars
  • Igor Giannola: guitars
  • Fitty Wienhold: bass
  • Lorenzo Milani: drums

Voto medio utenti

Ecco arrivare sul mercato il primo episodio di un trittico di uscite discografiche che porteranno la firma di Udo, conosciuto da molti per essere stato in passato il frontman degli Accept e per aver prodotto splendidi album solisti all'insegna del metal più tradizionale e cadenzato. Il minuto singer pubblicherà, dopo questo live album "Nailed To Metal", anche un Dvd, tratto però da un concerto diverso da quello presentato nel Cd sopraccitato; sarà inoltre disponibile l'edizione contenente sia l'album che il Dvd, per un totale di 315 musica, una mole decisamente impressionante che farà la felicità dei fan più accaniti del carismatico vocalist. Nonostante la release di "Live From Russia" risalga ad appena due anni fa, "Nailed To Metal - The Missing Track" non si rivela una pubblicazione superfluza grazie alla presenza di molti classici degli Accept esclusi dal precedente disco. "Live in Russia", infatti, presentava brani mai registrati dal vivo come "T.V. War", "Turn Me On", "Heaven Is Hell" e "Winter Dreams", tralasciando però canzoni immortali come "Metal Heart", "Princess Of The Dawn" e "Fast Of A Shark" che contano milioni di ammiratori in tutto il mondo. L'esecuzione di brani tratti dai dischi solisti di U.D.O. risulta così essere limitata ad appena un paio, mentre l'attenzione viene focalizzata quasi esclusivamente sul repertorio degli Accept, rendendo "Nailed To Metal" un disco consigliato ai nostalgici della formazione teutonica ancora più del precedente. Una registrazione ottima ed una performance colma di pathos e scevra di sbavature coronano l'ennesimo disco dal vivo stampato quest'anno, peccato che la presenza di un inutile drum solo tolga spazio ad altri classici che non sarebbe dispiaciuto ascoltare.
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

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