Copertina 7

Info

Anno di uscita:2010
Durata:32 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. SECOND TO SUN
  2. FICTITIOUS GLIDE
  3. FRAUDULENT CLOTH
  4. LIVE AND LIVE AGAIN
  5. FAUX KING CHRIST
  6. TORTOISE THE TITAN
  7. WHEN THE BEAST
  8. THIRD PERSON

Line up

  • Kelly Shaefer - Vocals, Guitars
  • Jonathan Thompson - Guitars, Bass
  • Chris Baker - Guitars
  • Steve Flynn - Drums

Voto medio utenti

Nel giro di pochi giorni ecco il secondo ritorno di un grande, grandissimo nome a distanza di più di 10 anni dall'uscita del loro ultimo disco sul mercato. Tredici anni per i Forbidden, ben diciassette per i loro compaesani Atheist che dopo la reunion del 2006 hanno deciso infine di pubblicare per la francese (e piccola) Season of Mist il loro comeback "Jupiter", molto meno atteso del previsto a guardare le reazioni su internet, piuttosto fredde ed assai poco numerose, quasi a confermare il fatto che la formazione di Kelly Shaefer sia più una cult-band che uno dei grandi nomi del panorama metal mondiale, insieme alla palese dimostrazione che il nuovo capitolo non sia uscito per Nuclear Blast, Roadrunner o qualche altra potenza della discografia metal.

Non credo sia un mistero per nessuno che il sottoscritto passi da un amore incondizionato per l'esordio "Piece of Time" ad un odio totale per lo sconcertante "Elements", passando per l'ammirazione moderata per "Unquestionable Presence", appartenendo quindi alla schiera di chi preferisce i primi passi mossi dagli Atheist, al contrario di chi li ritiene geni della musica per brani a mio avviso imbarazzanti come "Samba Briza" ed altre stramberie del loro ultimo periodo di attività che poco hanno a che fare non con il thrash/death dei primi tempi ma proprio con il metal in generale.

Bene, temo che alla luce di questo il nuovo "Jupiter" sarà capace di scontentare entrambi gli schieramenti o perlomeno di lasciarli con un po' di amaro in bocca.
Non è estremo, diretto e thrash come "Unholy War", "I Deny" e "No Truth" ma d'altra parte non è creativo e coraggioso come "Mother Man", "The Formative Years" o "Green" e si ha l'impressione che la band abbia a volte il freno a mano tirato in una direzione o nell'altra, nell'arduo compito di non scontentare nessuna fazione, col risultato però che nessuna ne godrà appieno.

Indubbiamente "Jupiter" è un disco che necessita di numerosi ascolti per poter essere apprezzato al meglio: io stesso ero rimasto profondamente colpito in maniera negativa dopo la prima passata, per poi ricredermi lentamente ogni ulteriore ascolto fino a rivalutarlo in maniera convinta, pur senza gridare al miracolo per i motivi esposti precedentemente.

Nell'ottica "old style" quindi i brani che convincono in misura maggiore sono "Tortoise the Titan", il singolo "Second to Sun" e specialmente la furiosa "Live, and Live Again" che probabilmente non avrebbe sfigurato nella release del 1990; questa componente viene enfatizzata dalla produzione, peraltro ottima, nettamente direzionata verso un sound molto aggressivo e metal, e ne beneficia anche l'abrasiva voce di Shaefer che suscita sempre una certa emozione, come se il tempo, perlomeno in studio, si fosse fermato.
Più ostiche "Fictitious Glide", "When the Beast" e "Faux King Christ", quest'ultima però assolutamente trascinante ed irresistibile nelle sue accelerazioni improvvise.

In definitiva un disco senz'altro interessante, ben congegnato e scontatamente suonato in maniera eccelsa, dulcis in fundo con una copertina splendida e prodotto in modo esemplare; forse è mancato il coraggio di lasciare profondamente delusa una delle due frange di pubblico che segue gli Atheist ma sono innegabili il sacrificio e l'impegno profusi nella creazione di questo "Jupiter", un disco di comeback non tanto per fare qualcosa, per moda o per soldi (non credo abbiano mai alzato due lire in vita loro con gli Atheist), ma semplicemente per arte, condivisibile o meno.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 nov 2011 alle 16:45

tristezza non vedere nessun commento! beh... a me pare un gran album! scritto con una finezza rara e con gran classe da parte degli atheist. peccato l'assenza di un basso un po piu poderoso e protagonista! per il resto devo dire bello... assolutamente.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.